Volkswagen Corrado: info e specifiche tecniche
La VW Corrado, prodotta dal 1988 al 1995 a tiratura limitata, è una coupé di fascia medio alta a tre porte. Il nome deriva dallo spagnolo "correr" (=correre).
La storia della VW Corrado
Prodotta nello stabilimento di Osnabruck (Germania), viene commercializzata in Europa a partire dal 1988; negli Stati Uniti, invece, dal 1990.
I primi prototipi, denominati Typhoon, vengono testati in Canada.
Studiata per avere una buona tenuta di strada e un'ottima manovrabilità, è per questo dotata di uno spoiler aerodinamico che si alza automaticamente di 50 mm quando la vettura supera i 125 km/h.
Durante i 7 anni di commercializzazione sono stati prodotti oltre 97.000 esemplari di Corrado.
Nel museo storico della Karmann Coachwork, ad Osnabruck, sono presenti, in mostra statica, tutti i modelli di Corrado, automobili pari al nuovo, mai uscite dallo stabilimento.
Le versioni
Tutte le Corrado possiedono una trazione anteriore e sono dotate di motori a benzina.
Inizialmente, le motorizzazioni erano due: un 1.8 litri, 16 valvole, 4 cilindri in linea, aspirato, da 136 cv e un 1.8 litri, 8 valvole, 4 cilindri in linea, sovralimentato, da 160 cv. Quest'ultimo modello raggiunge la velocità massima di 225 km/h e accelera da 1 a 100 km/h in 8"2 secondi.
Nel 1992, Volkswagen introduce due nuovi motori: un 2.0 catalitico aspirato da 136 cv, che prende il posto del 1.8 litri, e un 2.9 litri catalitico aspirato, denominato VR6 (V Reihenmotor= V in linea), con 12 valvole e 6 cilindri a V.
La VR6
La VR6, dotata di un innovativo motore 2.9, è in grado di raggiungere la velocità di 240 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 6"7 secondi.
L'auto ha una rapportatura delle marce piuttosto lunga, tanto da prediligere i viaggi in autostrada.
Causa il costo proibitivo (full optional circa 70 milioni di lire), in Italia ne vengono immatricolate soltanto 65 unità.
Più leggera delle versioni "base" della Corrado, la VR6 si presenta, dal lato motoristico, come la capostipite delle attuali vetture super-prestanti del gruppo Volkswagen: infatti l'architettura della VR6 è stata la base di partenza per la costruzione dei propulsori delle Porsche Cayenne e Panamera, della Bugatti Veyron, delle Audi A3, A6 e TT e della Bentley Continental.
Una particolarità della VR6 è l'impianto di aspirazione a geometria variabile VSR, un brevetto innovativo targato VW, messo a listino per i clienti più esigenti.