Volkswagen Maggiolino, un'auto celebre
Viaggio nella storia di un simbolo che ha segnato più di un'epoca. Personaggi famosi, film e grandi statisti hanno contribuito ad accrescerne la leggenda.
/wedata%2F0037503%2F2011-08%2F1-Maggiolino--Source--Author-Corvettec6r---Date--P.jpg)
Volkswagen maggiolino, il passato del mito.
Kafer in Germania, Beetle negli Stati Uniti, Coccinelle in Francia e Maggiolino in Italia; il mito della Volkswagen VW Type 1 è realtà dal 1938, cioè da quando il regime nazista tedesco ne ordinò la costruzione, per poter soddisfare le fasce medio-basse dei redditi della Germania del tempo. Da allora, e per 65 anni (l'auto più longeva della storia) la produzione del Maggiolino non si è mai interrotta e la forma atipica e arrotondata ha rappresentato un simbolo di riconoscimento universale per tutti. Ideata da Ferdinand Porsche, poteva vantare un motore boxer (a cilindri contrapposti) 4 cilindri da 985cc e 23.5 cavalli, albero a camme con distribuzione ad aste e bilancieri. Dopo la guerra fu Pininfarina che mise le mani sul già perfetto progetto della casa di Wolfsburg limitandosi ad ingrandirne il lunotto posteriori, al quale seguirono diverse variazioni su tutte le altre superfici vetrate. Nel 1968 l'auto, ribattezzata da allora "il maggiolino", cambiò radicalmente nel motore e nell'aerodinamica inserendo l'ormai famoso posteriore a "ferro da stiro”. Passati gli anni '60 la Volkswagen si trovò ad affrontare un periodo di crisi e l'unica ancora di salvezza era rappresentata dal maggiolino che trovò un'inaspettata nuova vita sul mercato sudamericano. Risale, infine, al 2003 l'ultimo modello uscito dalla catena di montaggio di quella che è considerata, forse, l'auto per antonomasia a livello mondiale. Una storia partita da lontano ed arrivata fino ai giorni nostri grazie alle grandi intuizioni tecniche ed aerodinamiche che ne hanno definito il successo.
New Beetle, rivoluzione del mito.
Nel 1998 la Volkwagen produce il primo modello di New beetle VW. Un'automobile destinata a ridare spolvero a quelle che erano le caratteristiche fondanti della sua antenata e che erano una premessa per una sicura riproposizione di un successo mondiale. Disegnata da Mays e Thomas (già ideatori delle linee dell'Audi TT), il New beetle riuscì in poco più di un decennio a vendere un milione di esemplari ed a compiere un mezzo miracolo riuscendo a far crescere le vendite di tutte le auto di casa Volkswagen. Con motori provenienti dalla Golf, il New Beetle poteva contare sulla motorizzazione a benzina e turbodiesel a iniezione diretta, con 4 cilindri in linea, 8 valvole, aspirato da 1984cc, proponendo un oggetto di rilievo anche per quel che riguarda le prestazioni. Punta di diamante della produzione il modello RSI, prodotto in 250 esemplari con motore VR6 da 224 CV con cambio a sei velocità. Oggi come allora un viaggio in prima classe su una vettura non solo per collezionisti.