Biopsia della prostata: informazioni
Non sempre il test del PSA, rivela con certezza che si è in presenza di un tumore maligno, in caso di dubbio sono previsti diversi esami, tra cui la biopsia.
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Quando è necessario ricorrere alla biopsia della prostata
La prostata nell'età del climaterio maschile tende ad accrescere il suo volume diminuendo il lume uretrale e rendendo difficoltosa la minzione e l'eiaculazione;
la vescica è così costretta a contrarsi per vincere la resistenza dovuta al restringimento del canale uretrale, ma perdendo elasticità nel tempo, causa un ristagno di urine sempre maggiore.
Questa particolare condizione può essere causa di infezioni alle vie urinarie o determinare un accumulo nel sangue di scorie azotate che provocano un'insufficienza renale degenerativa (uremia).
Tra le diverse patologie che possono interessare il muscolo-ghiandolare della prostata, il cancro è sicuramente il più difficile da diagnosticare con il test del PSA in quanto non sempre l'alterazione dei valori dell'antigene prostatico specifico significa che si è in presenza di un tumore maligno.
In questo caso è opportuno fare il test diagnostico PSA e ripeterlo in un tempo ravvicinato al fine di stabilire se l'alterazione dei valori dipende da un'infezione urinaria o da un tumore maligno o benigno.
Nel caso in cui dovesse esserci il sospetto di un carcinoma prostatico, la soluzione più opportuna è quella di ricorrere alla biopsia della prostata che offre il vantaggio di stabilire con certezza la presenza di una neoplasia.
Un esame diagnostico veloce permette, poi, di intervenire con le terapie più efficaci che non necessariamente prevedono l'intervento chirurgico, ma possono impiegare, ad esempio, il calore indotto tramite ultrasuoni.
Per informazioni su questa metodica si consiglia di visitare il sito Carlobellorofonte.it.
Come si effettua la biopsia della prostata
Nel periodo antecedente all'esame, il paziente si deve astenere dall'uso di farmaci antinfiammatori non steroidei come l'acido acetilsalicilico e di farmaci cortisonici, in quanto possono favorire le perdite ematiche
Prima di effettuare la biopsia della prostata, il medico urologo procede a un'ispezione digitale del retto, successivamente esclusa qualsiasi controindicazione, procede al prelevamento di una piccola parte del tessuto del muscolo ghiandolare della prostata.
La biopsia della prostata può essere eseguita seguendo diverse procedure, quella raccomandata, perché meno dolorosa, è la biopsia guidata con ecografia trans-rettale prostatica previa anestesia locale.
Per quanto riguarda la prevenzione si consiglia di rivolgersi al proprio medico di famiglia che stabilirà che tipo di esame alla prostata dovrà essere effettuato; infine è utile sapere che ai fini diagnostici, oltre alla biopsia, sono previsti i seguenti esami:
- ecografia trans-rettale prostatica (TRUS);
- esame PSA e PAP;
- esplorazione digito-rettale (DRE);
- esame PCA3.