Collezionismo e storia delle radio-cassette
Nell'articolo si ripercorre la storia della radio: dalla sua invenzione ad oggi.
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Storia della radio
La prima radio, comparsa sul mercato nel 1965 (anche se fu inventata nel 1963 da Philips), era portatile, a batteria e possedeva il controllo automatico delle prestazioni. La grande scoperta di Philips fu quella di inserire entrambe le bobine all'interno di una piccola cassetta, riducendo la larghezza del nastro (solo 3,81 millimetri) e aumentando la velocità di scorrimento (4,76 centimetri). Il suono che si registrava era molto sporco (alto livello di rumore e alte frequenze inferiori a 10 Hz), per cui la radio fu usata inizialmente solo per registrare la voce sotto dettatura.
Nel 1971 fu realizzato l'Advent Model 201, il primo riproduttore di audiocassette ad alta fedeltà, ottenuto combinando assieme un nastro al diossido di cromo e riducendo fruscio e rumore di fondo del nastro Dolby-B. Questo modello possedeva il caricamento del nastro dall'alto, leve di controllo e un indicatore del Volume Uniti (VU) che si poteva spostare su entrambi i canali o su uno solo.
A metà degli anni Settanta i riproduttori di cassette audio divennero una componente di stereo e radio casalinghi, riuscendo a prendere il posto degli ingombranti registratori a bobine.
Alla fine degli anni Settanta molte ditte cominciarono a produrre le radiocassette apportando alcune modifiche: il caricamento dell'audiocassetta sulla faccia anteriore, la ricerca degli intervalli presenti tra le diverse canzoni, un set competo di bottoni di controllo (play, record, pause, stop, rewind, forward).
Un impulso alla diffusione delle radio si ebbe col loro utilizzo in macchina (le musicassette erano più piccole e maneggevoli delle cartucce usate in precedenza). Gli stereo per auto furono i primi ad essere dotati del tasto di autoreverse che consentiva di ascoltare il suono registrato sul lato secondo del nastro senza estrarlo e inserirlo nuovamente dal lato opposto.
Poco a poco le radio e gli stereo si sono arricchiti di nuove funzioni e sono stati inventati adattatori che hanno consentito l'ascolto di supporti audio differenti (cassette, cd, mp3).
Nel tempo le radio sono state soppiantate da altre tecnologie digitali come compact disc, digital audio tape, minidisc, IPod.
La radio oggi
A tutt'oggi esistono ancora delle compagnie che producono musicassette per nicchie di mercato o per uso professionale (Denon, Sony, JCV, Tascam, Marantz, Yamaha, Teac).
Anche se la maggior parte elle persone considera le radio poco versatili, gli "audiofili" affermano che grazie alla sua natura analogica la registrazione della cassetta sia superiore a quella delle tecnologie digitali.
Attorno agli amanti del vecchio mangianastri si è così sviluppato un mercato di compravendita e scambio col fine primario di collezionare e conservare quest'oggetto che per molti anni ha fatto parte della vita di ognuno di noi.