Dal PCI al PD passando per la Quercia
Dal PCI al PD, quasi 90 anni di storia politica italiana.
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La nascita del PCI e la sua azione politica (1921-1991)
La storia del PCI (Partito Comunista Italiano) iniziò a Livorno il 21/01/1921. Inizialmente si chiamava Partito Comunista d'Italia ed era il maggior partito comunista occidentale. Il suo essere "antifascista" lo costrinse, inizialmente, a operare clandestinamente (tra Italia, Russia e Francia) fino alla caduta del regime (1943). Da allora fino al 1947 (con lo scoppio della Guerra Fredda) il PCI partecipò all'azione di Governo, al punto che il suo maggiore esponente, Togliatti, fu Vice-Presidente del Consiglio. Per il resto, il destino del PCI fu l'Opposizione, alla quale rimase fino al suo scioglimento, avvenuto a Rimini il 3 febbraio 1991.
Le correnti che facevano parte del PCI
All'interno del PCI erano presenti diverse correnti.
- Miglioristi (ala destra del PCI) promuovevano il socialismo democratico e riformista. Il leader era Giorgio Napolitano (Presidente della Repubblica dal 2006).
- Berlingueriani (ala centrale del PCI), guidati da Berlinguer. Altro esponente di "spicco" era Achille Occhetto. Ambivano a un distacco dalla forte influenza dell'URSS e, come i Miglioristi, non vedevano di buon occhio l'idea di una Nuova Sinistra.
- Ingraiani, guidati da Ingraio (ala movimentista del PCI). Professavano l'ambientalismo, il pacifismo e il femminismo.
- Cossuttiani, guidati da Cossutta. Volevano mantenere il legame con i paesi socialisti, in testa l'URSS.
- Il Manifesto, era una corrente parte degli Ingraiani. Fu espulsa nel '69 dal PCI a causa della forte critica alla politica dell'URSS.
Dalla "Quercia" alla nascita dei DS (Democratici di Sinistra)
A Rimini, contestualmente alla fine del PCI, il 3 febbraio 1991 venne alla luce il nuovo partito di Sinistra, il PDS (Partito Democratico della Sinistra). La "Quercia" era il simbolo di questo partito nascente, insieme al vecchio stemma del PCI. Dal 1991 al 1994 ne fu a capo Achille Occhetto, dal 1994 al 1998 Massimo D'alema. Nel 1996 il PDS vince le elezioni e Prodi è nominato Presidente del Consiglio. Appena 2 anni dopo, il partito cessa di esistere (1998) per aggregarsi ad altre forze politiche del Paese (naturalmente sempre di Sinistra).
Fu così che nel 1998 nacquero i DS (Democratici di Sinistra). I leader storici furono D'alema, Veltroni e Fassino. L'ideologia si ispirava ai princìpi della socialdemocrazia, del socialismo democratico, del cristianesimo e liberalismo sociale. Nel 1998 D'alema fu Presidente del Consiglio, ma appena 1 anno dopo arrivarono le dimissioni. Il successore fu Prodi. Nel 2007 i DS si sciolsero.
La nascita del PD
Il 14 ottobre 2007 nacque il PD (Partito Democratico), ad oggi (2011) all'Opposizione, dopo la caduta nel 2008 del governo Prodi.
La sua ideologia è in condivisione con quella dei DS, con aggiunta di ecologismo ed europeismo.
Il segretario del partito è Bersani, il presidente è Rosy Bindi e il Vice-Segretario Enrico Letta.