Greenway del Lago di Como: cosa vedere, progetto e percorsi
La Greenway è l'ideale per chi ama vivere a contatto con la natura: scopriamo come raggiungerla, cosa visitare e qual è il suo progetto.
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Percorso
La Greenway del Lago si estende per oltre 10 km e abbraccia i comuni di Colonno, Sala Comacina, Ossuccio, Lenno, Mezzegra, Tremezzo e Griante, in parte appena sopra gli abitati e in parte lungolago. Attraversare la Greenway significa conoscere le diverse anime di questo territorio: i borghi storici, gli scorci rurali, i paesaggi, gli edifici e i giardini. Il percorso, attraversabile in tre ore circa, si sviluppa sulla rete di collegamenti esistenti.
Il percorso è stato suddiviso in 5 tratti, ognuno di essi percorribile in quaranta minuti ciascuno. Ecco quali sono:
Tratto 1: Colonno-Sala Comacina.
Tratto 2: Sala Comancina- Ossuccio.
Tratto 3: Ossuccio-Imbarcadero di Lenno.
Tratto 4: Lenno- Bolvedro di Tremezzo.
Tratto 5: Bolvedro-Cadenabbia.
Progetto
Il progetto è iniziato nel 2002 con l’obiettivo di individuare un percorso verde, la famosa Greenway del Lago. Per eseguirla sono stati seguiti dei criteri specifici che hanno compreso: riconoscibilità del percorso, inserimento paesaggistico nell’ambiente, accessibilità e comodità del percorso. Il progetto e il relativo intervento sono stati completati nella primavera del 2007 con la sistemazione di 10,5 km di percorso, 400 piastre segnaletiche con il logo della Greenway del lago e di 2700 m di piastre segnavia in pietra, oltre 100 cartelli direzionali e il posizionamento di 14 pannelli informativi.
Cosa visitare
Le ville sono una splendida testimonianza di storia e di cultura, una ricchezza del territorio. Villa Balbiano: si trova a Ossuccio, circondato da immensi giardini con cipressi e ninfee, il palazzo settecentesco è stato di proprietà del cardinal Durini. Villa Monastero: sita nella frazione di Campo di Lenno, nell’ampio parco in cui sorge ci sono i ruderi di un antico monastero. Villa Margherita: la villa sorge sul lungolago di Cadenabbia di Griante. Costruita intorno alla metà del XIX secolo dagli editori milanesi Ricordi, la villa ospitò Giuseppe Verdi, e fu proprio lì che vi compose la Traviata. Villa Carlotta: Edificata nel XVIII secolo, la villa è aperta al pubblico e in essa è possibile visitare arredi e splendide opere d’arte oltre a un immenso giardino botanico.