Guida alla realizzazione di impianti di messa a terra sicuri
In quest’articolo si descriverà lo scopo della messa a terra negli impianti elettrici. Successivamente si daranno indicazioni basilari per la realizzazione.
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Scopo della messa a terra
Nelle nostre case la rete elettrica entra con 2 fili ai capi dei quali abbiamo una tensione di 220V efficaci. Uno dei 2 fili, il cosiddetto "neutro", è posto allo stesso potenziale della terra. Questo significa che se una persona, che è naturalmente collegata a terra perché il contatto dei piedi con il suolo è un contatto elettrico, tocca il filo neutro della rete non rischia di essere folgorato perché non c'è differenza di potenziale.
Se invece tocca l'altro filo, la "fase", la differenza di potenziale tra la terra e il filo (220 V) darà luogo a una pericolosa corrente elettrica che attraverserà il suo corpo scaricandosi a massa.
La strategia che si usa per limitare i problemi legati ai pericoli che l'uomo può correre utilizzando attrezzature elettriche è la seguente:
1) Le carcasse metalliche degli apparecchi elettrici devono essere connesse alla terra attraverso un terzo conduttore chiamato "conduttore di terra", che la normativa prevede di colore giallo/verde.
2) in ogni impianto deve essere previsto un interruttore differenziale (o salvavita) che stacca l'impianto dalla rete a 220 V in caso di dispersione eccessiva verso terra (>0.03 A).
Per questo in ogni impianto sono necessari uno o più punti di "messa a terra".
Indicazioni di base per la realizzazione
Consideriamo un impianto civile residenziale già dotato di impianto elettrico a 3 fili (fase, neutro e terra).
Manca l'impianto di messa a terra da collegare al filo relativo. Vendiamo ora, per punti, le basi per la realizzazione vera e propria. Vedi anche Fig.1
A) Individuare il punto dell'impianto elettrico dove c'è la convergenza (2) di tutti i fili di terra (1).
B) Da quel punto tramite un morsetto bisogna collegare un conduttore di colore giallo/verde (3).
C) Tramite tubi corrugati predisposti all'interno del muro (o canaline a vista) il conduttore di terra deve essere portato nella zona, generalmente esterna alla casa, dove si può interrare un "pozzetto" (4).
D) Interrare il pozzetto in modo che il coperchio sia apribile.
E) Piantare al centro del pozzetto un picchetto (chiamato anche dispersore) in acciaio zincato o rame. Il picchetto dovrà penetrare nel terreno per circa 1.5 metri (5).
F) Collegare in modo saldo al morsetto presente sulla sommità del picchetto il filo di massa.
Occorre tenere presente che, se non si è autorizzati a questo genere di lavori, il DPR 462/01 impone una certificazione da parte di aziende che effettuano verifiche impianti. Tra le altre cose, si verificherà che la resistenza verso la terra della messa a terra sia inferiore ai valori previsti come massimi.