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Marco Van Basten: biografia e carriera del calciatore

Marco Van Basten nasce a Utrecht (Olanda) il 31 ottobre 1964 e, spinto dal padre, ex calciatore e campione d’Europa nel 1958, a 6 anni inizia a giocare a calcio nell'Elinkwijk (oggi FC Utrecht); appena sedicenne raggiunge un grande obiettivo, trionfa con la Nazionale giovanile olandese segnando, nel corso della finale, 3 gol all'Italia.

Il successore di Cruijff

Nel 1981 passa all'Ajax e l'anno dopo, a 18 anni, esordisce nella prima squadra contro il Nijmegen Eendracht Combinatie: lanciato verso il successo sostituisce Johan Cruijff e realizza immediatamente una rete. Nella stagione successiva realizza 9 gol in 20 partite vincendo campionato e coppa nazionale, nell'83/84 segna 28 gol in 26 partite divenendo capocannoniere e, l'anno dopo, si riconferma con 22 reti vincendo il secondo campionato; nella stagione 1985/86 realizza 37 gol in 26 partite, vince la seconda coppa nazionale e per la terza volta si conferma capocannoniere e vince la Scarpa d'Oro. Nella stagione successiva, nonostante due incidenti che lo costringono allo stop (epatite virale e operazione alla caviglia), riesce a confermarsi capocannoniere con 31 reti in 27 partite, rivince la Coppa d'Olanda e segnando in finale porta l'Ajax alla conquista della Coppa delle Coppe.

Un campione alla corte del Diavolo

Approda al Milan nella stagione 1987/88, dopo un buon esordio, un nuovo infortunio all'altra caviglia lo costringe allo stop per 6 mesi, ma rientrando contribuisce in modo decisivo alla rincorsa e al sorpasso del Napoli, chiudendo l'annata con 11 presenze e 3 reti. L'anno dopo vince la Coppa dei Campioni, risultando capocannoniere della manifestazione (i gol di Van Basten risultano 10 totali, di cui 2 in finale), in campionato segna 19 reti in 33 partite, realizza uno dei gol della vittoria nella finale della Supercoppa Italiana, con la Nazionale trionfa all'Europeo di Germania '88 realizzando una rete spettacolare, vince il World Soccer '88 e il Pallone d'Oro 1988. Nella stagione 89/90 è capocannoniere di serie A con 19 gol in 26 partite e, nonostante l'infortunio al menisco vince: Coppa dei Campioni, Supercoppa Europea, Coppa Intercontinentale, secondo Pallone d'Oro ('89). Forse a causa di incomprensioni con Sacchi, l'anno 90/91 segna solo 11 gol in 31 partite, ma vince la seconda Supercoppa Europea e la seconda Intercontinentale; nella stagione successiva è nuovamente capocannoniere con 25 gol in 31 partite, mentre nel 92/93 rivince tricolore e Pallone d'Oro, ma una nuova operazione alla caviglia lo ferma per 6 mesi. Chiude però l'annata con 13 gol in 15 incontri. Nuovamente operato, resterà in squadra per altri 2 anni, ma i guai alla caviglia lo costringeranno al ritiro a soli 29 anni, privando il calcio di uno dei più grandi centravanti del mondo; senza brillare, diventerà allenatore, prima all'Ajax, poi della Nazionale orange.

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