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Storia del logo Ferrari

Dai cieli infuocati della Prima Guerra Mondiale, al rosso fuoco delle vetture sfreccianti sulla strada, la storia dell’emblema Ferrari, risale al primo Novecento, ed è accostata originariamente al nome di Francesco Baracca.

Simbolo di buona fortuna.

Francesco Baracca nato a Lugo nel 1888 e morto a Nervesa della Battaglia, nel 1918, è stato un aviatore di successo, con diverse medaglie al valor militare, della Prima Guerra Mondiale.
Fu proprio sua madre, la contessa Paolina Baracca, a donare personalmente, come simbolo di buona fortuna ad Enzo Ferrari, il fondatore dell’omonima e famosa casa automobilistica, il cavallino rampante.

I debutti e i successi

Il cavallino rampante infatti, di colore nero allora, e nero rimasto ancora oggi, posto su uno sfondo giallo canarino, colore della città di Modena, era dipinto proprio sulla carlinga dell’aereo del Baracca.
Lo stemma “atterrò” nella Scuderia Ferrari, per la prima volta nel 1929, quando la società, non produceva ancora automobili proprie, ma si occupava di quelle dell’Alfa Romeo, protagoniste di molte competizioni.
Il cavallino rampante dunque, all’iniziò apparve esclusivamente sulle varie pubblicazioni, le insegne e le carte ufficiali dell’azienda Ferrari fino al 9 e il 10 luglio 1932, quando invece, in occasione della gara 24 Ore di Spa, esordì proprio sulle vetture: la gara fu vinta e da quel momento in poi, il marchio decretò per sempre, la sua presenza.
L’Avio Auto Costruzioni, fu fondata ufficialmente da Enzo Ferrari, il 13 settembre 1939 a Modena, e dal 1947 la sua principale attività divenne esclusivamente la costruzione di autovetture.
Proprio in questa data, e precisamente l’11 maggio, il simbolo Ferrari, partecipò per la prima volta ad una gara, posto proprio sul cofano di un’autovettura Ferrari: era il debutto sul circuito di Piacenza, il pilota era Franco Cortese, primo pilota e collaudatore della prima automobile Ferrari da competizione, e quest’ultima era la 125S, una barchetta a ruote coperte.
Nel 1952 quando il distintivo ebbe una “rinfrescata di stile”, ammodernato e ammorbidito nella forma, debuttò sulle vetture al Gran Premio di Siracusa mentre nel 1959 apparve sulla maschera del radiatore.

Il cavallino rampante e i cambiamenti nel tempo

Tuttavia il cavallino rampante, subì altri cambiamenti: fu ritagliato in lastre di ottone di 3mm pantografato e cromato; fu seghettato e traforato a mano per alcune versioni speciali; fu persino in rilievo, poi piatto, pantografato su alluminio e lucidato a specchio, fino ad arrivare all’estetica attuale.
Oggi il cavallo nero si presenta nelle versioni che distinguono la produzione industriale e l’attivita’ tecnico-agonistica.

Oltre 5000 vittorie

Cosa si potrebbe dire oggi alla duchessa?
Che lo stemma abbia davvero portato fortuna a Enzo Ferrari?
Su questo, non c’è alcun dubbio. Fino al 1988, quando il fondatore è rimasto al timone della Casa, la Ferrari si è aggiudicata oltre 5000 vittorie nelle gare e 25 titoli mondiali.

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