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Storia della fondazione del Teatro dell'Opera di Roma

Il Teatro dell’Opera di Roma, inizialmente chiamato Teatro Costanzi, dal nome dell’impresario che, rischiando il fallimento, investì tutte le sue risorse per realizzarlo, è stato palcoscenico obbligatorio per autori, musicisti, cantanti e ballerini che hanno avuto ed hanno un ruolo fondamentale nel mondo della musica del novecento.

Gli esordi

Realizzato sotto la guida dell’architetto Achille Sfondrini (progettista anche del Lirico di Milano) nell’arco di 5 anni, in un quartiere che, a seguito dell’unità d’Italia e di Roma capitale, prometteva di diventare importante e strategico, venne inaugurato il 27 novembre 1880 alla presenza del Re d’Italia, con l’esecuzione della “Semiramide” di Rossini.
Gli anni iniziali non furono coronati da grande successo in quanto i romani preferivano al tempo altri teatri, più centrali e conosciuti. Negli anni di fine '800 e inizio '900, la direzione artistica del teatro aveva puntato ad esempio, sull’italianissimo Mascagni per i suoi eccellenti risultati conseguiti con la “Cavalleria rusticana” e con l’“L’amico Fritz”, nonché sull’ingaggio di Arturo Toscanini, ancorché ancora giovane, che propose una serie di opere verdiane interpretate anche da cantanti di dichiarata fama. Ma ciò non valse il decollo della struttura che rimaneva sempre con i propri bilanci in bilico.

La rinascita

Il 1926 può definirsi l’anno della rinascita, quando il Comune di Roma ne prese in mano la gestione, ampliando e completando taluni locali (lavori affidati all'architetto Piacentini). Il Teatro perse l’appellativo di “Reale” e il 27 febbraio 1928, con il “Nerone” di Arrigo Boito, un’opera relativamente nuova in quanto rappresentata postuma per la prima volta nel 1924 a Milano, si volle dar vita al nuovo corso (la cui mussoliniana impronta era visibilissima nei rifacimenti). Da allora, in virtù sia del nuovo assetto urbano della Capitale, sia delle alterne fortune di altri teatri, il Teatro iniziò a offrire, anno dopo anno, dei cartelloni di rilevanza internazionale. Nel 1928 fu anche istituito il Corpo di Ballo che, specie nei primi anni, sotto la direzione di Ileana Leonidoff e di Boris Romanoff ereditò il sapere della eccellente scuola di ballo russa. Dal 1937 inoltre, prese avvio, nel contesto della stagione estiva, un programma che prevedeva una serie di appuntamenti all’aperto alle Terme di Caracalla, appuntamenti che in un recente passato sono divenuti famosissimi per le esibizioni del trio Pavarotti-Carreras-Domingo. Il Teatro, dopo la gestione assunta dal comune di Roma nel 1929 divenne, per obblighi legislativi, Ente Autonomo, acquisendo nuovi partner tra i quali (d’obbligo) anche lo Stato. Oggi il Teatro è gestito da una Fondazione di cui fa parte lo Stato, la Regione Lazio, la Provincia di Roma, il Comune di Roma, la Camera di Commercio e l’Unicredit, oltre ad un nutrito ed indispensabile gruppo di sponsor pubblici e privati.

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