Suzuki Gsx R 1000 Yoshimura: recensione

La prova su strada della Suzuki GSX R 1000 Yoshimura mette in luce le doti di versatilità di questa moto: un mezzo potente ma stabile, in grado di trasmettere una gradevole sensazione di sicurezza a chi sale in sella.

Com'è

Andiamo alla scoperta delle caratteristiche più interessanti relative alla Suzuki Gsx R 1000 Yoshimura. Abbiamo a che fare con una moto senza dubbio performante, in grado di assicurare prestazioni su strada al top. Prodotta a partire dal 2005, si caratterizza per un motore a quattro cilindri in linea trasversale, da 999 centimetri cubi di cilindrata, con 4 valvole per cilindro. Un propulsore in grado di scaricare sull’asfalto una potenza massima di 130.8 kw, equivalenti a 177 cavalli, a 11mila giri al minuto. Lunga 2 metri e 3 centimetri, questa Suzuki presenta una sella alta 81 centimetri da terra, ed è larga 71 centimetri. Il cambio è meccanico a sei marce, mentre il picco di coppia è di 11.9 kgm, cioè 117 Newton metro, a 9mila giri. Vale la pena di mettere in evidenza, poi, il passo di un metro e 40 centimetri, e la capacità del serbatoio di 18 litri, per un’autonomia piuttosto lunga. La massa a secco è di 166 chili, mentre i freni sono a doppio disco davanti e a disco singolo dietro. Gli pneumatici, infine, sono da 17 pollici sia all'anteriore che al posteriore.

Aspetti positivi

- Questa Suzuki si lascia apprezzare, in primo luogo, per la tenuta di strada eccellente che essa è in grado di garantire in qualsiasi situazione. Non solo in condizioni di asfalto asciutto, ma anche quando il fondo stradale è scivoloso perché umido o bagnato, la moto mette in mostra una stabilità notevole, che si traduce anche in una piacevole sensazione di sicurezza per il pilota.
- La marcia su strada è lineare e fluida, grazie a un motore dall'erogazione priva di qualsiasi irregolarità.

Aspetti negativi

- Per quel che riguarda gli aspetti meno positivi relativi a questa GSX Suzuki, occorre mettere in evidenza che la posizione di guida risulta abbastanza scomoda per la schiena, che, in occasione di viaggi di lunga durata, rischia di affaticarsi in maniera eccessiva.