Vene varicose: cure e prevenzione
In questo articolo troverete tutte le informazioni utili su questa patologia. In Italia si stima che almeno una persona su 18 si è recata una volta dal medico per curarle.
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Diagnosi e sintomi
Le vene varicose (o varici) sono vene dilatate di color viola scuro o blu e sono localizzate sul lato posteriore dei polpacci o lungo l’interno coscia. Le vene delle gambe trasportano il sangue privo di ossigeno al cuore e presentano delle valvole che favoriscono il trasporto in una sola direzione. Se tali valvole si indeboliscono o si dilatano, il sangue può accumularsi nelle vene e comporta la dilatazione della stessa rendendola varicosa. I fattori responsabili della malattia sono: sbalzi ormonali, predisposizione ereditaria, l'età, la gravidanza, la posizione eretta mantenuta per molte ore, l'accavallare le gambe, l'assunzione della pillola anticoncezionale, l'obesità. I sintomi principali sono:
- gonfiore alle caviglie e piedi;
- gambe doloranti o ‘pesanti’;
- forti crampi e formicolio;
- prurito nella parte inferiore e alle caviglie;
- dolore alle vene dilatate.
Cura
Se sospettate di avere questa patologia recatevi presso un esperto in flebologia (un medico specializzato nella cura dei vasi sanguigni e vene) che vi prescriverà alcuni esami specifici come: - Eco-Doppler a ultrasuoni: per controllare il flusso di sangue nelle vene e per verificare la presenza di eventuali coauguli di sangue. - Angiogramma: per ottenere una visione più dettagliata del flusso di sangue nei vasi sanguigni. Per questa procedura, viene iniettato un colorante nelle vene che consente di delinearle sulle immagini radiografiche. I trattamenti non invasivi consistono nell'uso di calze elastiche a compressione graduata durante la giornata e nell'applicazione di farmaci topici ad azione vasoprotettrice. Si può optare, insieme al consulto del medico, per la scleroterapia: il dottore inietta una soluzione endovenosa che porta le vene a gonfiarsi e a occludersi in modo che la vena si trasformi in tessuto cicatriziale. Alternativa possibile è la chirurgia laser: consiste nel trasmettere dei fasci di luce molto forti sulla vena che va incontro a un progressivo indebolimento che ne decreta la scomparsa. Per la cura alternativa ai farmaci esistono in commercio degli estratti di piante come ribes nero, centella asiatica o ginkgo biloba che hanno effetto antiossidante e drenante sulla circolazione linfatica. Per quanto riguarda l'alimentazione, privilegiate tanta frutta e verdura che, oltre a favorire il controllo del peso corporeo, fornisce vitamine ad azione antiossidante che preservano l'integrità dei vasi, e limitate il sale, gli alcolici e il caffè.