Adattatore da IDE a SATA, a cosa serve e come si utilizza
Al giorno d'oggi gli standard informatici vengono sfornati in tempi record e non sempre è facile restare al passo. Ciò capita anche con i dischi rigidi e le unità ottiche. Vediamo come sfruttare al meglio gli adattatori in commercio per risolvere l'annoso problema di comunicazione tra periferiche IDE e interfacce SATA, tra la vecchia e la nuova generazione di dispositivi.
L'utilità di un adattatore IDE a SATA
Avete comprato un nuovo computer e avete tutti i vostri dati su un veccnio disco IDE (altrimenti detto ATA): come fare ad usare direttamente il vecchio Hard Disk sul nuovo PC? La soluzione al problema risiede nell'utilissimo adattatore che permette di superare le difficoltà di comunicazione tra le due interfacce: generalmente, in pratica si tratta di una piccola scheda che alle 2 estremità presenta 1 porta IDE, 1 o più porte SATA (se a doppio senso) e un connettore di alimentazione a 4 pin, per fornire l'energia necessaria alla periferica che si utilizza.
Se escludete quindi di effettuare noiosi e lenti trasferimenti di dati tramite CD, chiavette USB, o Hard Disk esterni, questo tipo di adattatore è perfetto per voi. Potrete, oltre che utilizzare direttamente il vecchio disco, collegare entrambi i dischi (magari sacrificando momentaneamente la connessione di un'unita ottica) ed effettuare un trasferimento di dati dal vecchio al nuovo dispositivo direttamente tramite sistema operativo.
Come anticipato prima, l'adattatore in questione permette di collegare qualsiasi tipo di periferica IDE a una porta SATA. Quindi, se state assemblando un nuovo computer e ritenete che le unità ottiche della vostra vecchia macchina siano ancora valide, potrete utilizzarle ottenendo un vantaggio, oltre che pratico, anche economico.
Accorgimenti tecnici e pratici per l'utilizzo
Prima di effettuare qualsiasi operazione all'interno del case del vostro computer è bene scollegarlo completamente dalla rete elettrica, riporlo su un piano di lavoro ampio e agevole e scaricare l'energia statica naturalmente presente nel nostro corpo, toccando ripetutamente un calorifero o altri oggetti metallici.
Una volta prese tutte le precauzioni del caso, aprite il case rimuovendo le viti di solito presenti sulla parte posteriore e scorrete uno dei due pannelli. All'interno non sara difficile identificare la collocazione dell'Hard Disk e delle periferiche ottiche. Procedete nel rimuovere con cautela le viti della base di supporto ed estraete l'Hard Disk del nuovo PC.
Connettete il vostro Hard Disk IDE all'estremità più larga dell'adattatore e il connettore SATA della scheda madre alla parte più stretta. Collegate l'alimentazione all'adattatore e il gioco è fatto.