Adattatore da SATA a IDE: acquisto, utilizzo e consigli
In questi anni particolarmente prolifici per l’evoluzione della tecnologia in campo informatico, si è giustamente portati a pensare che ogni componente hardware viene costantemente rimpiazzato nel giro di pochi mesi. L’unico componente che probabilmente si pensa non subisca rivoluzioni, a parte la capacità, è il disco rigido del nostro computer.
In breve
In realtà anche quello però ha subito e continua a subire stravolgimenti. Parliamo soprattutto della velocità di accesso ai dati ed al tipo di interfaccia. Per interfaccia intendiamo il tipo di connettore che consente di fare in modo che esso comunichi col resto del sistema. Per molti anni è sempre stato di tipo IDE, ma adesso non più. Si passa al connettore sata. Quest’ultimo è molto più veloce del precedente sia per l’accesso ai dati, sia anche per la risposta più veloce in termini di comunicazione col sistema. Tutto questo ovviamente ha fatto si che cambiasse anche il connettore. Attenzione però, questo non vuol dire che i vecchi dischi IDE siano ormai da buttare. Questi possono ancora vantare una discreta velocità d’accesso ai dati, e possiamo ancora utilizzarli se vogliamo aumentare ulteriormente la capacità di storage del nostro nuovo PC, oppure semplicemente vogliamo risparmiare se stiamo costruendo un PC da zero.
Quindi...
Nell’immenso mondo dei cavi infatti, ne esiste uno che trasforma i nuovi connettori sata (che poi si differenziano anche in sata 1 e sata 2 per fare un esempio) per hard disk che troviamo in dotazione alle più recenti schede madri in commercio, in connettori IDE. Per usarlo non dobbiamo far altro che collegare l’adattatore alle uscite sata, e l’altra estremità invece all’entrata IDE del nostro vecchio disco. All’avvio del computer il disco verrà riconosciuto automaticamente senza problemi. In questo caso non dobbiamo scervellarci tanto sulla qualità dell’adattatore perché è pressoché la stessa per tutti i produttori. Precisiamo però che un disco rigido col vecchio standard fornisce in ogni caso prestazioni inferiori ai nuovi sata, che sono invece studiati per essere integrati col resto del sistema senza rallentarlo. Scendere a compromessi utilizzando un adattatore quindi è scontato, ma a volte il risparmio (l’adattatore costa pochi euro) di questa soluzione permette di passarci tranquillamente sopra.