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Alien, recensione del DVD

Alien è un capolavoro del 1979, diretto da Ridley Scott.

Un vero capolavoro

Alien è un film del 1979, diretto da Ridley Scott, considerato un vero e proprio capolavoro nel genere horror fantascientifico. Il grande successo decretato dal pubblico e dalla critica ha portato alla produzione di tre episodi successivi che, però, non hanno mai raggiunto la potenza del capostipite. Caratterizzato da una cupezza barocca che ne fa un film pressoché senza punti di riferimento con le pellicole del passato.

Trama e recensione

La vicenda è ambientata nel 2122, quando l’astronave Nostromo, di ritorno sulla Terra, è costretta a modificare la sua rotta. L’equipaggio, formato da sette elementi, viene risvegliato dal suo sonno criogenico da Mother, il computer di bordo, per pilotare manualmente la nave verso il satellite di un pianeta alieno dal quale è partita una richiesta di soccorso. Durante l’atterraggio però, la nave rimane danneggiata e il comandante Dallas (Tom Skerritt) decide di raggiungere a piedi il luogo da cui è partita la richiesta, insieme a Kane (John Hurt) e Lambert (Veronica Cartwright). Lì trovano un relitto alieno, nel cui interno c’è lo scheletro di una gigantesca creatura, ormai fossilizzato. Al contempo, nel torace della creatura, notano un'apertura, dovuta probabilmente alla violenta fuoriuscita di qualcosa. Calatosi in un anfratto, Kane scopre un'inquietante distesa di uova e, avvicinatosi per osservare, viene aggredito da una specie di ragno che gli buca la visiera aderendogli al volto. Riportato sul Nostromo, in stato di incoscienza, Kane viene visitato dall’ufficiale medico Ash (Jan Holm) che offre la sua agghiacciante diagnosi: l’essere è un parassita che lo ha paralizzato per mantenerlo in vita. Quando il parassita, al’improvviso, si stacca da Kane, che appare completamente rimesso, la situazione sembra tornare alla normalità. Non è così però, perché ben presto si assisterà a un precipitarsi degli avvenimenti, derivanti dal fatto che una potentissima creatura ha usato il parassita come intermediario per entrare all’interno dell’astronave, aiutata in ciò da Ash, che è in realtà un androide incaricato di portare la creatura aliena sulla Terra dove sarà studiata e vivisezionata, anche a costo di far perire tutti i membri dell’equipaggio.
La pellicola di Scott ha come cifra essenziale l’angoscia che coglie l’equipaggio nel suo disperato girovagare nell’astronave in cerca di una salvezza impossibile. Un'angoscia che presto si trasmette al pubblico che è spinto a seguire con grande senso di partecipazione le peripezie degli sfortunati componenti della colonia e che, a poco a poco, capisce che la salvezza esiste solo nella fuga, trasformando così il film in una riflessione sul destino della specie umana nel cosmo, una delle più inquietanti mai offerte dal cinema contemporaneo.

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