Antenna VHF-UHF: come orientarsi nella scelta?
La scelta di un'antenna per ricezione televisiva è un impegno tutt'altro che banale anche per chi esercita la professione dell'antennista. Cerchiamo di fissare dei punti che possano aiutarci a focalizzare l'attenzione sul prodotto che meglio corrisponde alle nostre necessità.
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Capire cosa ci serve
Per prima cosa dobbiamo sapere quali sono le emittenti ricevibili nella nostra zona. In via empirica si può semplicemente guardare quali sono le soluzioni applicate più spesso negli impianti prossimi alla locazione dove faremo la nostra installazione.
Tecnicamente sarebbe più opportuno utilizzare un misuratore di campo ma è una soluzione sicuramente impraticabile per il "fai da te" e per gli installatori artigianali visto il costo dello strumento.
Qualunque sia la metodologia usata ci dovremo trovare nella condizione di conoscere posizione geografica relativa, frequenza di trasmissione e almeno approssimativamente l'intensità del segnale dei canali che vogliamo ricevere.
Con l'avvento del DTVB (digitale terrestre) la gamma delle VHF che per ragioni "storiche" era usata per RAI Uno adesso porta i MUX RAI che possono comprendere diversi canali. Stessa condizione per la gamma UHF che ospita i "pacchetti" di canali non solo RAI ma anche quelli dei principali Network privati e delle TV locali.
Scegliere
Le condizioni in cui ci si può trovare sul nostro territorio nazionale per disposizione dei ripetitori delle emittenti, per reperibilità locale dei materiali, per necessità legate a specificità del luogo esatto di installazione dell'impianto d'antenna rendono pressoché impossibile la redazione di un prontuario semplificato. Ma è possibile tracciare delle linee guida che sono riassumibili in pochi punti:
1- Qualità. La vita media di un impianto d'antenna è valutabile in 10-15 anni; risparmiare poche decine di euro sul costo delle antenne è assurdo visto che la spesa si ripartisce nel tempo. Preferite marche note tipo le italiane Fracarro, Fait, Emme Esse o le estere Philips e Zodiac. Tutte queste aziende hanno un vasto catalogo di antenne UHF e VHF e sito Internet di supporto.
2- Semplicità. In sostanza esistono attualmente solo tre tipi di antenne:
Le antenne "direttive" di forma allungata con diversi elementi metallici disposti su di un elemento portante. Sono fortemente direzionali, hanno un buon guadagno e una scarsa larghezza di banda.
Quelle a pannello dette anche a "griglia" poco direzionali, medio guadagno e buona larghezza di banda.
E le logaritmiche che servono per VHF e UHF contemporaneamente ma sono idonee solo dove i ripetitori sono locati in uno stesso punto o poco distanti angolarmente fra loro e il segnale è forte.
Esistono diverse antenne che vengono vendute come "speciali" in realtà si tratta di varianti degli altri tipi che non sempre portano risultati migliori e hanno caratteristiche che le rendono veramente utili solo in condizioni particolari.