Biografia di John Barrymore
John Barrymore è il capostipite di quel tipo di attori che vengono definiti "belli e dannati". Un talento smisurato, una presenza scenica senza pari (fu soprannominato il Grande Profilo), ma anche una vita segnata dalle disgrazie familiari, dagli eccessi, dall'alcool e dalle droghe. Tutti attori nella sua famiglia, prima e dopo di lui (Drew Barrymore è sua nipote), ma forse nessuno ebbe il suo carisma, la sua voce, il suo talento.
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Biografia
John Sidney Blythe Barrymore nasce a Philadelphia il 14 febbraio 1882. La sua è forse la più grande famiglia di attori nella storia del teatro e del cinema. Attori entrambi i genitori, attrice la sorella Ethel e, soprattutto, attore il fratello Lionel, l'unico forse ad eguagliarne il talento. Recitarono tutti insieme in un solo grande film del 1932, "Rasputin e l'imperatrice", in cui Ethel interpretò la zarina Alessandra, Lionel fu Rasputin e John colui che complottò per ucciderlo. In realtà inizialmente, John sembrava volersi ribellare al suo talento, iniziando la carriera di fumettista in un giornale di New York. Ma ben presto cambiò idea debuttando a Broadway nel 1903 e diventandone in poco tempo l'attore più acclamato. Famoso per i suoi monologhi Shakespeariani, riuscì a trionfare a Londra nel 1924, interpretando Amleto. Pochissimi attori stranieri furono mai giudicati dagli inglesi credibili nel recitare le opere di Shakespeare, nessuno eguagliò mai il successo di Barrymore in casa del drammaturgo inglese. Tornato negli Stati Uniti si dedicò al cinema muto, sacrificando la splendida voce a vantaggio di una maggiore visibilità. Quando, poi, il cinema beneficiò del sonoro, Barrymore potè sfruttare anche la voce che, associata ad una imponente presenza scenica, lo rese irresistibile per il pubblico di allora. E Barrymore si lasciò travolgere dal successo, senza riuscire a dominarlo. Si dedicò a qualunque vizio possibile all'epoca.
Ebbe un numero infinito di amanti (ma solo due mogli), sperperò quasi interamente la sua fortuna economica e si abbandonò all'alcool. La filosofia di Barrymore è sintetizzata in una delle sue frasi più celebri: " I buoni muoiono giovani perchè capiscono che non ha senso vivere se devi essere buono". Vinto dal suo malessere, si ridusse a recitare solo ruoli da patetico ubriacone o caricature di se stesso, come "the Playmates", il suo ultimo film in cui pur interpretando la sua reale condizione, fu costretto a circondarsi di bigliettini con le battute. Morì alcoolizzato il 29 maggio del 1942. Lascio la sua maledizione in eredità ai figli. John Jr (il padre di Drew Barrymore) ha vissuto tutta la vita segnato dall'alcool, mentre la figlia Diana è morta suicida all'età di 38 anni.
Lavori
Dr. Jekyll and Mr. Hyde
Giulietta e Romeo
Grand Hotel