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Biografia di Rod Steiger

Pochissimi attori sono riusciti nell'impresa di farsi amare dal grande pubblico, pur interpretando quasi sempre la parte del cattivo. Tra questi, sicuramente va ricordato Rod Steiger. Grandissimo caratterista, attore dotato di infinito talento. E' indissolubilmente legato al cinema nostrano per aver lavorato con alcuni dei più grandi registi italiani in film che hanno fatto la storia del cinema.

Biografia

Rodney Stephen Steiger nasce il 14 aprile 1925 a Westhampton da una famiglia di attori. I genitori si separarono poco dopo la sua nascita e Rod frequentò poco il suo vero padre. Anche con la madre ebbe un rapporto conflittuale a causa della dipendenza dall'alcool di cui soffrivano sia la donna che il patrigno. Così ad appena quindici anni si arruolò in marina e partecipò alla seconda guerra mondiale. Terminata la guerra si dedicò alla passione per la recitazione senza grandi successi. Finchè non decise di iscriversi all'Actors Studio, dove conobbe Marlon Brando con il quale girò il suo primo vero successo nel 1954: "Fronte del porto". Il rapporto tra i due grandi attori fu pessimo, ma ciò non influì sulle rispettive recitazioni, tanto che Steiger fu candidato all'Oscar come miglior attore non protagonista per la parte del fratello di Marlon Brando, che invece lo vinse come attore protagonista. Da allora il successo (e la bravura) di Steiger aumentarono ad ogni film. Nel 1955 girò "Il grande coltello" che gli diede la possibilità di farsi conoscere anche oltre i confini americani. Così nel 1963 fu chiamato da Francesco Rosi per interpretare il ruolo dello spietato costruttore Eduardo Nottola in "Le mani sulla città". Steiger ne diede un'interpretazione memorabile, così come, qualche anno prima, aveva magistralmente interpretato Al Capone nell'ennesima parte da cattivo. Nel 1964 arrivò la seconda nomination all'Oscar con "L'uomo del banco dei pegni". Premio che vinse solo nel 1967 con "La calda notte dell'ispettore Tibbs". Abbiano già accennato al suo intenso rapporto con il cinema italiano. Nel 1971 fu lo stralunato rivoluzionario Juan Miranda in "Giù la testa" di Sergio Leone, nel 1973 fu "Lucky Luciano" ancora per Francesco Rosi. Inoltre lavorò con Lizzani, Zeffirelli, Olmi e Duccio Tessari. Per tutta la vita soffrì di forti crisi depressive, che cercò di attenuare con l'abuso di alcool, droghe e cibo. Morì a Los Angeles per una polmonite il 9 luglio del 2002.

Lavori

Fronte del porto
Il colosso d'argilla
Le mani sulla città
L'uomo del banco dei pegni
Waterloo
La calda notte dell'ispettore Tibbs
Amityville Horror
Mars Attack
Hurricane

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