Cessione del quinto dello stipendio, informazioni sulla normativa vigente
Una forma di prestito personale studiata appositamente per i lavoratori dipendenti, è rappresentata dalla cessione del quinto dello stipendio.
LA NORMATIVA
La cessione del 5 per diversi anni, è stata regolata solo dalla Legge 5 gennaio 1950 n. 180 e dal Decreto del Presidente della Repubblica 28 luglio 1950 n. 895, questa normativa è stata poi, modificata nel 2004 dal comma 137 dell’art. 1 della Legge 30 dicembre 2004 n. 311 e, in seguito, dall’art. 13bis della Legge 14 maggio 2005 n. 80, che ha convertito, con modificazioni, il Decreto Legge 14 marzo 2005 n. 35.
Nell’anno 2004, con la cosiddetta “Legge Finanziaria 2005”, al comma 137 art. 1 Legge 30 dicembre 2004, è stato modificato e integrato il Decreto del Presidente della Repubblica n. 180/50, il quale estende anche alle aziende private, mentre prima era valevole solo per la pubblica amministrazione, le disposizioni riguardanti il pignoramento e la cessione del quinto dello stipendio. Inoltre, dal 01/01/2005 i dipendenti statali possono avvalersi di altre forme di garanzia, anche assicurativa, diverse da quelle offerte dall’INPDAP.
MODIFICHE AL TESTO UNICO
Sono state apportate poi, ulteriori modifiche, anche al Testo Unico di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 5 gennaio 1950 n. 180. Esse riguardano: - per i lavoratori a tempo indeterminato, non è più necessario il possesso dell’anzianità minima di 5 o 10 anni di servizio; - la cessione di quote di stipendio può avvenire per un periodo non superiore a 10 anni, mentre prima, era possibile per periodi di 5 o di 10 anni in funzione dell’anzianità aziendale; - la cessione del V dello stipendio si estende anche, ai dipendenti a tempo determinato; - possono cedere 1/5 del loro compenso anche i lavoratori che hanno un rapporto di lavoro autonomo a carattere certo e continuativo, come per esempio, i collaboratori coordinati e continuativi e i lavoratori a progetto, purché la loro prestazione abbia una durata non inferiore ai dodici mesi.
Il D.P.R. 180/50, infine, prevede l'obbligo della copertura assicurativa a tutela dell' istituto finanziatore, nei casi di morte e di perdita del lavoro.
L'accesso a questo tipo di prestito personale, tramite la cessione del quinto, è vantaggioso perchè non richiede la giustificazione dello stesso e il tasso d’interesse è basso rispetto ad un finanziamento ordinario, poiché l’istituto di credito che eroga la somma, ha più garanzie, perchè la rata è prelevata direttamente dallo stipendio del suo cliente e in caso di fine rapporto di lavoro, dalla liquidazione maturata.