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Cessione del quinto dello stipendio: normativa e caratteristiche del prestito

Un tipo di prestito personale è la Cessione del Quinto dello Stipendio, che prevede l'estinzione del prestito con la cessione di una parte dello stipendio.

Cessione del Quinto dello Stipendio: Caratteristiche

Caratteristiche.
Il nome di questo prestito personale viene dal fatto che la rata non può superare un quinto dello stipendio, quindi il 20%.
Questo prestito è regolamentato dal DPR 180 50 e 895 50.
La durata massima di questo prestito personale è di 120 mesi e la minima 24 mesi, comunque la durata del prestito non può superare il termine del contratto di lavoro o il pensionamento.
In caso di pensionamento è possibile però intraprendere due strade: o estinguere il debito o passarlo alla pensione in questo caso si parla di cessione della pensione. Chi può richiedere questo prestito.
La legge 180 50 prevede che ogni lavoratore dipendente, sia pubblico che privato, possa richiedere il prestito con la restituzione con il 20% dello stipendio.
La legge estende a tutte le categorie la possibilità di accedere a questo finanziamento.
Con la legge 80 05 la possibilità di accedere al finanziamento viene estesa anche ai pensionati. Chi può erogare il prestito.
Con il decreto Legislativo 385 93 è stabilito che possono concedere questo prestito a salariati e impiegati soltanto le banche e gli intermediari finanziari iscritti presso nell'elenco Italiano dei Cambi che è stato soppresso nel 2008 e le sue funzioni sono state assunte dalla Banca d'Italia.
Chi cerca una Mediazione creditizia per chiedere questo prestito dovrebbe consultare l'abo che si trova presso la Banca d'Italia.

Il finanziamento

Il rimborso con la Cessione del Quinto dello Stipendio avviene direttamente con una detrazione in busta paga; in questo modo si evita il mancato pagamento della rata. Il datore di lavoro.
In questo modo però è chiaro che in tale finanziamento è coinvolto in prima persona il datore di lavoro, che tratterrà l'importo dovuto dalla busta paga.
ll datore di lavoro sarà il responsabile della trattenuta della somma sulla busta paga, ma in caso di licenziamento o dimissioni la sua responsabilità sarà solo quella di trattenere l'importo dovuto dal TFR per estinguere il debito residuo, se tale somma non bastasse il datore di lavoro è tenuto a trattenere anche la tredicesima, l'ultimo stipendio e le ferie non godute per estinguere il debito del suo dipendente. La struttura del prestito.
La rata è determinata dalla soglia del 20% dell'importo dello stipendio, appunto il quinto dello stipendio, e resta fissa per tutta la durata della restituzione, non varia al variare dello stipendio.
È possibile rinegoziare il prestito una sola volta ma solo per passare da una durata di 60 mesi a 120 mesi.
La polizza assicurativa per rischio vita e impiego è obbligatoria.

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