Claudio Ranieri, allenatore d'esperienza
Lo chiamano il lord inglese per il suo stile e la sua pacatezza. Ma in realtà Claudio Ranieri è un allenatore con grande esperienza e determinazione, che ha fatto sognare molti tifosi e si è sempre contraddistinto per essere un grande motivatore non solo in Italia, ma soprattutto all’estero.
Lo straniero
La carriera di Ranieri come allenatore inizia nei professionisti a Cagliari nel 1988, con una doppia promozione dalla C alla A che gli permette di approdare al Napoli nella stagione 1991 – 1992 e di cogliere un ottimo quarto posto in campionato.
L’anno successivo è quello del primo esonero sempre con i partenopei, ma la sua rivincita è immediata con la Fiorentina 1993 – 1994 che, grazie al suo nuovo comandante, ritorna immediatamente in A sfruttando un super Gabriel Batistuta autore di 16 gol. Con la promozione in A inizia anche un legame particolare con la città di Firenze culminato in quattro anni di permanenza, con la vittoria della Coppa Italia nel 1995 – 1996.
L’anno successivo le grandi aspettative non vengono rispettate e Ranieri inizia la sua importante parentesi all’estero, diventando uno dei i primi allenatori italiani ad emigrare per tanto tempo.
Prima fa risorgere il Valencia, portandolo dalle zone basse della Liga fino alla qualificazione in Champions League. Poi dopo un’infelice parentesi nell’Atletico Madrid, diventa il “lord inglese”, portando il Chelsea al secondo posto in campionato e alla semifinale di Champions League nella stagione 2003 – 2004.
Il ritorno in Italia
Dopo un’altra infelice parentesi a Valencia dove il suo ritorno coincide comunque con la vittoria della Supercoppa Europea, accetta da gran signore di rimettersi in gioco nel 2007 andando a cogliere con il Parma una salvezza che a Febbraio, mese in cui ha iniziato ad allenare i bianco scudati, appariva quasi impossibile. E’ il trampolino di lancio o meglio del ri-lancio per la sua carriera, poiché la stagione successiva viene chiamato a sostituire Didier Deschamps alla Juventus, nella prima difficile stagione del ritorno in A della Vecchia Signora.
Il primo anno è straordinario viste le difficile premesse, poiché la neo promossa Juventus riesce a classificarsi al terzo posto garantendosi l’accesso alla Champions League. L’anno successivo a causa delle grandi aspettative lo stesso terzo posto non viene visto come buon risultato dalla dirigenza bianconera che lo esonera a due giornate dalla fine, dimostrando poca eleganza nei confronti dell’allenatore romano.
La stagione successiva è quella del gran ritorno a casa con la Roma che effettua una delle più grandi rimonte della storia sfiorando lo scudetto vinto in volata dall’Inter. Ranieri si dimostra ancora grande uomo e condottiero fermo, sia nella gestione di Totti che nelle polemiche con Mourinho.