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Gerd Müller, il bomber tedesco

L'ex centravanti di Germania e Bayern Monaco, protagonista della leggendaria Italia-Germania 4-3 del '70, campione del mondo nel '74 e d'Europa nel '72, ora dirigente accompagnatore dell'under 23 del Bayern, qualche tempo fa ha fatto di nuovo parlare di sé, non purtroppo per le sue prodezze calcistiche ma per essere stato trovato in stato confusionale per le strade di Trento. Il declino esistenziale del campione tedesco non può però offuscare la sua grande carriera, esempio per tanti giovani calciatori.

La Carriera

Gerd Muller, nacque nel 1945 a Nordlingen, iniziando sin da bambino a giocare a calcio nelle giovanili della squadra locale, il TSV Norlingem. Visto il talento puro del ragazzo, la squadra locale lo trasferì a 19 anni nel Bayern Monaco, dove, non visto bene dall'allenatore dell'epoca che lo considerava troppo lento, non venne preso inizialmente troppo in considerazione. In breve tempo però, Muller, a suon di goal, riuscì a smentire tutti, e dopo solo due anni vinse il titolo di capocannoniere della Bundesliga contribuendo alla conquista della coppa Campioni e meritandosi la convocazione in Nazionale. Con la maglia della Germania, già alla seconda partita ufficiale contro l'Albania segnò ben 4 reti, e fu l'inizio di una carriera folgorante impreziosita dalla conquista del titolo di capocannoniere ai Mondiali del Messico nel '70, lo stesso di nuovo in Bundesliga con 38 reti, la nomina a miglior giocatore Europeo, la Coppa Campioni nel 74, il campionati Europeo ed i Campionati Mondiali, vinti grazie ad una sua rete nella finale disputata contro l'Olanda.
Dopo questo trionfo Muller decide di abbandonare la nazionale.

Gli anni bui

Muller aveva nel sangue l'istinto del gol, il suo DNA era quello del cannoniere di rango, dotato com'era di potenza fisica, precisione millimetrica nelle conclusioni e abilità in area. I suoi numeri in Nazionale e nel Bayern sono stati fantasmagorici: con la squadra di club disputò 427 incontri con 365 reti all'attivo; con la nazionale in 62 incontri segnò addirittura ben 68 goal, con 10 goal all'attivo in un solo campionato, un record mondiale.
Dopo il ritiro dal calcio giocato, avvenuto nel 1982, Muller dovette affrontare una grave depressione che lo condusse anche all'alcolismo, e furono i suoi ex compagni di squadra ad aiutarlo, convincendolo ad affrontare una terapia di disintossicazione e riabilitazione e inserendolo nello staff delle giovanili del Bayern.

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