Come effettuare una richiesta di risarcimento danni
Il danno: ecco alcune nozioni fondamentali di riferimento per capire di che cosa si tratta e quali caratteristiche deve avere per consentirne la risarcibilità.
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L'articolo 2043 del codice civile
L'ordinamento giuridico italiano accoglie in materia di responsabilità civile, il principio di atipicità dei danni risarcibili come risulta dall'articolo 2043 del codice civile secondo il quale "qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno". Mentre il danno non patrimoniale (noto anche come danno morale) ovvero la lesione di un valore o di un interesse non economico deve essere risarcito solo nei casi determinati dalla legge, è il danno patrimoniale a rappresentare la maggior parte delle ipotesi di risarcibilità. Il danno patrimoniale che consiste nella diminuzione di valore del patrimonio del danneggiato, è costituito da due componenti che sono il danno emergente (la perdita subita) e il lucro cessante (il mancato guadagno). Dall'articolo 2043 si evince che il danno, per essere risarcibile, deve essere ingiusto ed è sicuramente tale quello che corrisponde alla lesione di un interesse protetto dal diritto e inoltre, tra il danno e il fatto commesso, ci deve essere un nesso di causalità. Per quanto riguarda invece i presupposti della responsabilità sappiamo che il fatto dannoso deve essere stato compiuto con dolo o con colpa dove per dolo s'intende la volontà di tenere il comportamento dannoso con la coscienza della sua idoneità a danneggiare qualcuno, mentre la colpa è la negligenza, imprudenza o imperizia che caratterizza il comportamento del danneggiante.
Cosa fare per essere risarciti
Quando siamo vittime di incidenti stradali, della malasanità o di un incidente sul lavoro, solo per citare alcuni dei casi più noti, è frequente che ci venga riconosciuto un risarcimento ma che cosa dobbiamo fare per ottenerlo? La prima cosa è sicuramente quella di rivolgerci a uno studio legale dove un avvocato competente nella materia di nostro interesse valuterà la questione e saprà indicarci, prima di tutto se sussistono i requisiti necessari affinché ci sia risarcibilità e poi quale strada seguire ovvero se tentare una conciliazione tra le parti o la citazione in giudizio.
La determinazione del risarcimento
Il risarcimento è una forma di riparazione per equivalente, una somma di denaro dunque che rappresenta il valore o l'interesse violato. La sua determinazione risponde alle disposizioni di cui agli articoli 1223, 1226 e 1227 del codice civile. Queste norme richiamano in sostanza una serie di criteri fondamentali che sono quello secondo il quale il risarcimento deve comprendere sia il danno emergente che il lucro cessante, la causalità giuridica, il concorso di colpa del danneggiato, l'evitabilità del danno e la valutazione equitativa del giudice.