Contratto di mutuo: consigli per non commettere errori
Per non commettere errori nella scelta del mutuo è sufficiente rispettare poche regole pratiche ed essere disposti a fare delle revisioni periodiche sulle scelte fatte
Un mutuo 'non è per sempre', bisogna vederlo come un investimento
Il mutuo rappresenta l'investimento più importante che la maggior parte delle persone fa nel corso della propria vita, anche se sono pochi coloro che se ne rendono conto, e che di conseguenza mettono in atto un atteggiamento che sia orientato alla massimizzazione degli effetti in termini di 'guadagno' rappresentato dal risparmio. Prevale ancora la convinzione che il mutuo sia solo una forma di indebitamento necessario per riuscire a mettere un tetto sopra la testa, mantenendo così un approccio di tipo passivo, che tuttavia, spesso, comporta la perdita di importanti opportunità di risparmio. Uno degli errori da non fare assolutamente, è quello di pensare che, una volta che ci si è impegnati a scegliere quella che è sembrata la formula o l'offerta di mutuo migliore, questo debba andare avanti per la sua strada. Il mercato dei mutui bancari, è in continua evoluzione, e tramite controlli periodici si riesce ad ottenere le migliori condizioni. Un altro errore da evitare è rappresentato dalle promesse di tassi fuori dal mercato: è fuori discussione che le banche possano offrire delle condizioni particolarmente vantaggiose, come nelle promozioni che prevedono l'azzeramento delle spese accessorie, o l'applicazione di tassi agevolati per determinati periodi di tempo. Tuttavia bisogna sempre andare a controllare quali saranno le condizioni che verranno applicate a regime. Le banche possono proporre dei tassi molto bassi per attirare i clienti, ma una volta che i tassi vanno a regime, le condizioni che vengono praticate erodono tutto il risparmio che era stato ottenuto, con l'ulteriore danno rappresentato dal fatto che sono state accantonate le scelte erano più vantaggiose.
Fattori da valutare nella scelta del mutuo
Il recepimento delle norme comunitarie in materia creditizia, ha portato all'obbligo delle banche di indicare il Taeg, il tasso che indica il costo complessivo di una determinata operazione di finanziamento. Facciano l'esempio di due mutui, uno con il tasso al 5% e Taeg 6,40% e l'altro con il tasso al 5,20% ma Taeg al 6,20%, il mutuo che presenta un costo minore (e che quindi è più conveniente) è quello con il tasso al 5,20%. Infatti oltre ai costi generalmente noti quali perizia, spese di istruttoria ed assicurazione scoppio e incendio, ci sono costi per i quali è complesso fare una stima dell'impatto che avranno sul mutuo, quali i costi di gestione annuale, di invio comunicazioni periodiche e obbligatorie, le spese di incasso rata. Infine c'è il problema delle polizze vita fideiussorie alle quali viene subordinata l'erogazione dei mutui: si è liberi di scegliere la polizza più vantaggiosa anche presso un'assicurazione non legata alla banca.