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Cos'è lo spread sui mutui

Quando si richiede un mutuo alle banche sarà necessario, nel tempo, rimborsare la somma ricevuta, oltre che gli interessi dovuti. Sempre più spesso si sente parlare di "spread" in ambito finanziario. Ma di cosa si tratta nel dettaglio? Proprio questa è la tematica affrontata dal presente articolo.

Lo spread: cos'è?

Cos'è lo spread? La traduzione di questo termine inglese, entrato ormai nel linguaggio comune, è "allargamento". In un certo senso è proprio di questo che si tratta, infatti, tale voce incide notevolmente sulle spese del mutuo. Italianamente si pronuncia semplicemente "sprÈd" e rappresenta il guadagno di un istituto di credito o di una banca sul mutuo erogato. Si parla di spread sia nel caso di mutuo a tasso fisso che a tasso variabile.
Per quanto concerne il tasso variabile, un mutuo di questo tipo viene rimborsato tenendo conto dell'EURIBOR (ovvero la quotazione del denaro) e dello spread. Mentre il primo parametro varia (e rende il mutuo, appunto, variabile), il secondo parametro rimane sempre fisso, per tutta la durata del finanziamento concesso. In media lo spread è basso. Più o meno si attesta sull'1,5%. In alcuni casi, però, può essere anche più alto (dipende, infatti, da situazione a situazione). Lo spread applicato da banche che hanno a che fare con situazioni particolari può raggiungere anche il 3%.

L'incidenza dello spread sul mutuo e un esempio pratico per comprenderne la definizione

È ovvio che anche una piccolissima variazione dello spread su un mutuo può dare guadagni davvero molto rilevanti alla banca, proprio perché il rapporto di mutuo è caratterizzato da una lunga durata e da un importo erogato non indifferente.
Anche nei mutui a tasso fisso il tasso di spread applicato rimane costante. Lo stesso vale anche per il cosiddetto IRS (Interest Rate Swap), uno strumento che la banca adotta per tutelarsi da eventuali variazioni importanti del tasso di interesse. In particolare, più dura il mutuo, più l'IRS è alto. Per capire, in pratica, cos'è lo spread si può, infine, ricorrere a un esempio semplicissimo.
Basta immaginare un fruttivendolo che si reca al mercato per acquistare delle mele e le acquista a 1,30 € al kg. Poi le rivende a 1,50 € al kg ai propri clienti. Il margine di guadagno del fruttivendolo per ogni kg di mele è pari, in questo esempio, a 0,20 centesimi. Questo valore rappresenta il cosiddetto "spread". Si comprende, quindi, che tale valore incide, alla fine, notevolmente sui costi di un mutuo.

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