DragonBall GT, recensione ed episodi precedenti (DragonBall e DragonBall Z)
Dragon Ball GT, è un anime da cui ci si aspettava molto ma che getta un'ombra su una delle saghe più famose della storia dell'animazione giapponese
Cosa non si fa per il vil denaro…
Dragon Ball GT è un anime del 1996, composto da 64 episodi, che voleva bissare i successi delle prime due serie, Dragon Ball e Dragon Ball Z, ma che invece risulta essere un prodotto davvero poco appetibile, soprattutto per i fan della serie.
La trama è troppo scontata e priva del fascino classico dei fumetti animati di Toriyama: Goku, per un errore nell'esprimere un desiderio alle sette sfere del drago, torna ad essere un bambino e dovrà girovagare per tutto l'universo con sua nipote Fan e il figlio di Vegeta, Trunks, in una successione di combattimenti con avversari che hanno una caratterizzazione banale e priva di qualsivoglia spessore.
Graficamente, benché siamo davanti a disegni particolarmente colorati e brillanti, è davvero banale, soprattutto se vediamo altre opere dello stesso periodo di ben altro tenore, per non parlare delle animazioni, di una povertà e lentezza senza precedenti.
Bisogna certo dire che il target di questa serie era per un pubblico molto giovane, diciamo pure di bambini, e aveva il proposito di fare un po' di soldi vendendo merchandising tipo DVD, action figure, figurine e quanto altro, però Il risultato di questa opera è troppo di sotto della sufficienza, meritava sicuramente un'attenzione ed una cura ancora maggiori.
Dragon Ball e Dragon Ball Z
Le due serie precedenti invece restano nell'albo delle migliori produzioni "animistiche" di sempre, con un Akira Toriyama particolarmente ispirato che ha inventato un nuovo filone, quello degli shounen (sostanzialmente sono quelli anime incentrati sui combattimenti e sulle evoluzioni dei personaggi), che oggi è diventato uno dei generi più usati e di più "redditizi" dell'animazione.
Peraltro la stupenda caratterizzazione dei personaggi, ha creato tutta una serie di "cloni" in famosissime opere successive, quali per esempio Naruto e Bleach, due degli shounen più famosi degli ultimi anni.
Dragon Ball in Italia ha avuto un'esplosione a scoppio ritardato, colpa soprattutto degli esperti di settore nei canali generalisti italiani, che più volte avevano bocciato l'opera di Toriyama, relegata in canali secondari (come l'amatissima Odeon tv, all'interno del programma Junior tv) e solo dopo diversi anni si sono decisi a mandarli in onda su Italia 1, dove per diversi anni è stato il programma più visto di quello stesso canale, facendo coppia fissa con un altro campione di ascolti come I Simpson.