Fax a trasferimento termico, caratteristiche tecniche e funzionamento
Un fax a trasferimento termico è un normale apparecchio fax che per la stampa usa una particolare tecnologia detta appunto trasferimento termico.
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Funzionamento del fax
Il fax (abbreviazione di telefax) è una tecnologia telecomunicativa standard che permette lo scambio di immagini a distanza. Per il trasferimento delle immagini, che solitamente sono copie di documenti cartacei (fac-simili), si utilizza la linea telefonica.
Oltre al servizio di trasmissione delle immagini con il termine fax si indicato anche la tecnologia hardware che ne sta alla base e l’immagine stessa trasferita.
Il fax tipicamente consiste in uno strumento che concentra in sé le funzionalità offerte da una stampante, da uno scanner e da un modem telefonico.
La procedura per la trasmissione di un documento in generale è la seguente:
- il documento cartaceo viene scansionato ed analizzato da una sorgente luminosa che ne perlustra la superficie;
- la scansione produce un segnale digitale che viene poi trasmesso lungo la linea telefonica ad un secondo apparecchio fax che lo riceve;
- il dispositivo destinatario della comunicazione riceve il segnale digitale e lo converte in un’immagine analogica che andrà poi a stampare, in modo da ottenere una copia identica al documento di partenza.
Un fax digitalizza ed invia sia contenuto testuale (caratteri alfanumerici) sia grafico (foto, immagini, ecc.).
Il trasferimento termico
Il trasferimento termico, detto anche sublimazione termica, è una tecnologia di stampa utilizzata da alcune stampanti. Come il fax termico anche quello a trasferimento termico sfrutta il calore come mezzo per ottenere la stampa su carta o su pellicola di plastica, ma il procedimento è nettamente diverso: il colore, scaldato fino all’evaporazione, diffonde fino a raggiungere il supporto sul quale sublima fissandosi. Nella stampa a colori le diverse colorazioni vengono depositate una alla volta in sequenza. Il modello di colore usato è detto CMYO (cyan, magenta, yellow, overcoating: ciano, magenta, giallo e copertura), che si differenzia dal tradizionale CMYK poiché il nero è stato sostituito da uno strato protettivo, detto appunto overcoating. Tale strato è utile a proteggere la stampa dall’esposizione alla luce che potrebbe causare una seconda sublimazione del colore andando a danneggiare l'immagine. Per quanto riguarda la stampa monocromatica si utilizzano invece dei nastri carbongrafici detti ribbon di colore nero, argento, oro o altri. L’inchiostro nelle stampanti a sublimazione è conservato su un nastro di cellophane che possiede quattro scomparti per i tre colori più la lamina protettiva. Durante la stampa nastro e supporto di stampa vengono fatti scorrere lungo la testina termica, la quale è composta da varie resistenze che le consentono rapide variazioni di temperatura: più calore è fornito più colore verrà fissato sul supporto.