Film Il colore dei soldi: recensione
Il sequel di un capolavoro? Non poteva essere da meno
Un sequel di successo
“Lo spaccone” film del 1961 diretto da Robert Rossen ed interpretato da Paul Newman è un capolavoro. Ricevette non a caso nove nomition all' oscar portando a casa due statuette.
“Il colore dei soldi”, film del 1986 diretto da Martin Scorsese ed interpretato da Paul Newman e Tom Cruise, è il sequel de “Lo spaccone”. Ma è un film talmente accattivante ed originale che potrebbe tranquillamente essere una storia a sé.
A distanza di 25 anni dal primo film ritroviamo Eddie Felson detto Eddy lo svelto (Paul Newman) invecchiato a far vita da procacciatore di alcolici. Notando per caso nel locale della propria donna una giovane promessa della stecca da biliardo gli ritornano in mente gli anni d' oro della sua gioventù.
D' un lampo si riaccende in lui l'ardore per il gioco, dimentica di aver rovinato la propria vita per il tavolo ricoperto dal morbido panno verde e si rivede come in un flash back in un se stesso giovane raffigurato in quel momento da Vincent Lauria (Tom Cruise).
E' per il vecchio Eddy un malsano impulso a tornare alla vechia vita. Decide così di prendere Vincent sotto la sua ala protettiva ed inserirlo nel giro
Maestro ed allievo
E' un'avventura però ancora una volta amara per Eddy, infatti riscopre nuovamente di non potersi fidare di nessuno, nemmeno del giovane Vincent che si dimostra troppo esuberante. Arriva il punto in cui un ormai stanco Eddy abbandona un Vincent perfettamente autosufficiente, ma il destino fa incrociare nuiovamente le loro strade quando Eddy decide di rimettersi in gioco. I due si ritrovano nel casinò di Atlantic City. Al torneo di biliardo Eddy vince contro Vincent, ma ben presto scopre unl' ulteriore amara realtà, la vittoria è falsata, Vincent lo ha lasciato vincere perchè aveva scommesso su di lui. Il finale del film è degno del migliore Scorsese, Eddy chiede a Vincent di poter ripetere l' incontro, i due si riaffrontano, un giovane sbruffone sicuro di sé contro un vecchio che la sa lunga, il primo sa che vincerà, il secondo sa che potrà chiedere una rivincita.