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Funzionamento e descrizione di un impianto ad osmosi inversa

L'osmosi inversa è il processo per cui si forza il passaggio di una soluzione dalla zona a concentrazione maggiore a quella a concentrazione minore. Questo processo può essere usato come base per la filtrazione dell'acqua.

Descrizione di un impianto ad osmosi inversa

Un impianto ad osmosi inversa è formato da una membrana semipermeabile, da un prefiltro meccanico e da un prefiltro a carbone attivo. L'acqua viene fatta passare sotto pressione attraverso il filtro a carbone attivo, per eliminare il cloro e poi attraverso una cartuccia di cotone per trattenere le impurità maggiori che, se finissero nella membrana semipermeabile, la potrebbero otturare. Infine passa nella membrana osmotica che trattiene sali, ioni pesanti, composti organici... Si ottengono in uscita un'acqua demineralizzata e una ricca delle sostanze di scarto. Le membrane possono essere di due tipi: in acetato di cellulosa, poco costose, ma di breve durata perché possono essere danneggiate dai batteri, e in poliammide aromatica, più costose, ma affidabili e durature.

Usi degli impianti ad osmosi inversa

Gli impianti ad osmosi inversa si trovano nei purificatori d’acqua domestici e in quelli industriali. Questi impianti vengono applicati, di solito, di fianco al rubinetto o nel top delle cucine e forniscono acqua che può essere usata per scopi alimentari a partire dall'acqua della rete idrica comune. Possono essere dotati anche di una tanica d'accumulo in acciaio per conservare l'acqua già filtrata. Addirittura oggi sono disponibili sul mercato anche delle semplici caraffe filtranti. Bisogna però stare molto attenti perché, per convincere i clienti ad acquistare questi dispositivi, le ditte costruttrici sottolineano come l'acqua della rete sia ricca di calcare e come con l'acqua comune sia possibile fare l'elettrolisi, cioè il passaggio della corrente per la grande quantità di sale che contengono, mentre con l'acqua filtrata questo non avviene. In realtà è importante sapere che questo dipende anche dal materiale con cui sono costruiti gli elettrodi con cui viene fatto l'esperimento , ad esempio quello di ferro conduce molto di più di quello d'acciaio. Si dovrebbe invece affermare che questo depuratore d’acqua ad osmosi, riduce la quantità totale dei sali presenti. I costi di questi impianti si sono comunque molto ridottti, infatti già a partire da poco più di 250 euro è possibile acquistare degli impianti, a cui si possono aggiungere anche dei filtri per rendere l'acqua gasata.

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