Il commercio elettronico in Italia: aspetti tecnici e giuridici
E-commerce, un settore dell'economia in fase di notevole sviluppo dove sembra regnare l'anarchia. Non tutti sanno, però, che è regolato dalle stesse norme del commercio tradizionale. Vediamo insieme gli aspetti tecnici e giuridici legati a questo particolare settore.
E-commerce
Innanzitutto, per trattare di e-commerce dobbiamo capire bene di cosa stiamo parlando. Infatti, non dobbiamo pensare unicamente a dei siti per vendere e dove poter effettuare ogni sorta di acquisto.
Il commercio elettronico viene definito tale quando per lo svolgimento di una attività commerciale si ricorre a strumenti di somministrazione non tradizionali ma virtuali, vale a dire Internet.
In Italia è un fenomeno in netta espansione, si pensi che solo nel 2007 sono stati eseguiti 23 milioni di ordini per un totale di circa 4 miliardi di euro di fatturato, mentre nel 2009 il fatturato è salito a oltre 10 miliardi di euro.
Una piccola piaga del sistema è che, purtroppo, quasi la metà degli introiti vengono generati dai giochi d'azzardo.
Aspetti tecnici e giuridici
Per gli aspetti tecnici, come accennavamo poco sopra, è evidente che si sta parlando di un rapporto fra venditore e acquirente puramente virtuale, che avviene a distanza mediante l'ausilio di Internet.
Sono, invece, gli aspetti giuridici quelli che forse, nella maggior parte dei casi, sfuggono al grande pubblico. Il WEB commerce, infatti, non è (o almeno non dovrebbe essere) una giungla dove ognuno può fare quel che più gli pare.
Non è vero che si può vendere ciò che vuole. Per poter operare bisogna possedere esattamente gli stessi requisiti richiesti per la stessa attività svolta in maniera tradizionale. Facciamo degli esempi pratici per meglio capire il concetto.
Se il signor Rossi volesse aprire la sua attività di e-commerce online vendendo saponette profumate, questo signor Rossi deve essere in possesso di Partita IVA, iscriversi alla Camera di commercio e presentare regolare comunicazione, al proprio comune di residenza, di inizio attività di vendita al dettaglio.
Altro esempio. Il signor Verdi intende svolgere attività di mediatore creditizio online. Bene, tale signor Verdi, ca va sans dire, deve essere iscritto al relativo ruolo di mediatore creditizio ed essere in possesso di tutti gli stessi requisiti che avrebbe dovuto avere per aprire un ufficio reale.
Insomma, le regolamentazione c'è ed è molto severa. Peccato, però, che molti soggetti approfittino della difficoltà di controllo della rete per operare in maniera abusiva e, spesso, anche fraudolenta, con vere e proprie truffe in cui è sempre più facile incappare.