Il giorno più bello (2006), recensione e scheda del film
Fabio Troiano e Violante Placido nella commedia "Il giorno più bello" (2006) dell'esordiente regista Massimo Cappelli che cerca invano di presentarci una società innovativa e del tutto diversa da quella tradizionale.
Scheda e trama del film.
Girata e ambientata a Trieste, la commedia, della durata di 90 minuti, si distingue solo per l'ottima distribuzione Warner Bros. Del cast fanno parte Fabio Troiano, per la prima volta a ricoprire il ruolo di attore protagonista, Violante Placido, Carla Signoris, il cantante e attore Shel Shapiro (ex cantante dei Rokes), Massimiliano Bruno, Marco Giuliani e Giorgio Colangeli.
Massimo Cappelli nel film racconta dell'insolita convivenza di Leo (Fabio Troiano) e Nina (Violante Placido), una giovane coppia "alternativa e libera", innamorati perdutamente l'uno dell'altro.
Un giorno Nina chiede a Leo di sposarla. In un primo momento Leo, confuso a causa di un black out, riflette alla domanda che gli è stata fatta dalla fidanzata e, dopo essersi reso conto che può esistere un matrimonio "alternativo", "libero" e "diverso" rispetto a quello tradizionale, accetta ma a condizioni ben precise: niente bomboniere, parenti, regali, vestiti nuziali, filmino e cerimonia religiosa. In realtà Leo si renderà conto a poco a poco che un matrimonio del genere non è per nulla facile da realizzare poiché Nina non è più quella ragazza "alternativa" di cui si era innamorato. Entrambi, a causa del susseguirsi di vicende troppo frettolose, finiranno con l'avvicinarsi sempre di più all'idea di un matrimonio tradizionale.
Recensione.
La commedia sembra iniziare bene ma alla lunga diventa poco divertente e poco innovativa poiché Leo e Nina diventano dei personaggi tradizionali che si allontaneranno ben presto dall'anticonformismo che li aveva distinti all'inizio. Non a caso l'idea di un matrimonio "alternativo" viene ben presto accantonata mentre prendono sempre più il sopravvento le deludenti vicende dei vari personaggi che diventano sempre meno "chiare" allo spettatore lasciandolo nello stupore. Difatti il regista cerca di evidenziare in maniera troppo veloce i vari aspetti della nostra società come la crisi di coppia, le incertezze e i vizi in chiave banale e poco
comprensibile.
Tra i personaggi più negativi non si possono non citare i genitori di Nina (Shel Shapiro e Carla Signoris), sfegatati comunisti. Entrambi diventeranno sempre più dei "fenomeni da baraccone" per il fatto di essere sempre presi in giro da tutti.Le uniche note positive per il regista sono la sceneggiatura e il fatto che Troiano e la Violante già erano fidanzati. Di conseguenza la giovane coppia non aveva problemi d'intesa.
In conclusione la commedia non brilla a causa della trama poco originale e le varie scene non lasciano allo spettatore alcuno spunto interessante sui cui soffermarsi a riflettere.