Walker Texas Ranger, recensione sulla serie
Walker Texas Ranger è un serial tv di produzione americana. Il ranger Cordell Walker affronta pericoli di ogni genere ed è sempre alle prese con avventure ai limiti della legalità. Risolve magistralmente qualunque caso al termine di ogni puntata.
Walker Cordell, protettore della giustizia
Protagonista indiscusso della serie tv è Chuck Norris, attore statunitense perfetto per questo ruolo, grazie alle sue doti nelle arti marziali. La produzione nasce nel 1993, anno in cui va in onda per la prima volta in America, sul canale della CBS. In Italia arriva solo nel 1996 e da quel momento ha un successo senza precedenti. Il buon ranger dai modi burberi e dalla forza inimitabile, ha attratto spettatori di ogni età, che si sono subito affezionati alla figura interpretata da Norris. In tutto, sono state girate nove stagioni, interrottesi nel 2001. La televisione italiana tutt'oggi ne propone le repliche, ogni giorno su Rete 4 alle 20.20, ed ancora i riscontri sono incredibili.
In onore dello storico telefilm, lo scorso anno Chuck Norris è stato simbolicamente nominato membro onorario della Texas Ranger Division, forza di polizia realmente esistente, per aver mostrato efficacemente quali sono i valori dei rangers.
L'ambientazione del telefilm è a metà tra le atmosfere country ed il western, un tono che si evince anche dalle note della sigla, "The Eyes of a Ranger". Quest'ultima è forse una delle più appropriate sigle di sceneggiati tv, poiché non solo ricalca egregiamente il clima del serial tv, ma è cantata dallo stesso Chuck Norris.
Aspetti positivi
Walker è un ex Marine, arruolatosi successivamente nei Texas Ranger. Schierato naturalmente dalla parte del bene, il protagonista, di stagione in stagione, pone l'accento su temi e valori importanti come l'amicizia, l'amore ed il rispetto per gli altri. Attraverso gli episodi della serie, il ranger riesce a sottolineare con grande umanità la sottile linea tra bene e male, tra giusto e sbagliato. Nonostante Walker Cordell faccia spesso uso della violenza nelle puntate, essa non è nè fine a sè stessa nè un incitamento a praticarla. Anzi, il messaggio che traspare è proprio quello opposto. L'uso di karate e taekwondo è un elemento voluto dai produttori per creare maggiore attrattiva nel pubblico, in modo da creare i giusti intervalli alle drammatiche storie che caratterizzano la trama del telefilm.
Aspetti negativi
Unica pecca della serie televisiva potrebbe essere considerata la ripetitività delle trame. Le storie sono tra loro differenti ma molto simili e conducono il più delle volte alla risoluzione del caso con la vittoria della giustizia e l'arresto del criminale in questione. Probabilmente, però, un format semplice è l'arma migliore per far breccia sul pubblico e lasciar trasparire un messaggio positivo in una televisione sempre più propensa al decadimento dei costumi.