Il gobbo di Notre Dame: recensione e trama del film d'animazione
Il gobbo di Notre Dame è un cartone animato prodotto dalla Disney negli anni Novanta, ispirato al romanzo di Victor Hugo Notre-Dame de Paris. La storia parla di Quasimodo, un ragazzo deforme che conosce la bella Esmeralda.
Trama
Il gobbo di Notre Dame, il cui titolo originale è The hunchback of Notre Dame, è un film d’animazione uscito nel 1996, per la direzione di Kirk Wise e Gary Trousdale, già autori de La bella e la bestia. Il cartone, che prende ispirazione dal romanzo di Victor Hugo Notre-Dame de Paris, è ambientato nel Quindicesimo Secolo a Parigi, in una città in cui gli zingari sono considerati esseri inferiori. In questo scenario, una donna cerca di salvare il figlio, inseguita dal giudice Frollo, ma, giunta davanti alla cattedrale di Notre Dame, viene uccisa. Frollo si impadronisce del fagotto che la donna porta con sé, e si rende conto che si tratta di un neonato. L’arcidiacono di Notre Dame interviene, e salva il piccolo dalla furia omicida del giudice. Gli viene posto il nome di Quasimodo, che vuole dire formato a metà. Egli sopravvive, dunque, ma deve vivere per sempre nella cattedrale di Parigi. Sconosciuto a tutti, cresce con un fisico deforme. La storia fa un balzo negli anni, e ci porta a un Quasimodo adolescente, quando il ragazzo scorge dal balcone della cattedrale la Festa dei Folli. Tra gli zingari nota Esmeralda, una ragazza bella e piacevole. Quasimodo, dunque, dotato di una forza sovraumana, scende dalla torre, e si mescola tra la gente mascherata. Accade, però, che nell’elezione del Re dei Folli, vale a dire della maschera più brutta, proprio Quasimodo sia scelto, suo malgrado, vincitore, in quanto scambiato per una messa in scena.
Esmeralda
Ben presto, però, la folla si accorge che quella di Quasimodo non è una maschera: prendono il via prese in giro e scherzi, con la sola Esmeralda che prova a difendere il ragazzo. Alla vicenda prende parte anche Frollo, che accortosi della presenza di Quasimodo, ordina alle guardie, tra cui Febo, di andare a ucciderlo. Da questo momento le storie dei quattro protagonisti si intrecciano, ma alla fine prevarrà, come sempre, l'amore.