Le avventure di Peter Pan, recensione e scheda del film (1953)
Il ragazzo che non voleva crescere.
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Trama
“Le avventure di Peter Pan” è un film della Disney del 1953, diretto da Wilfred Jackson, Hamilton Luske e Clyde Geronimi, tratto dalla commedia teatrale di J.M.Barrie. Considerato uno dei classici d'animazione per eccellenza, ha notevolmente contribuito alla diffusione del personaggio di Peter Pan durante la seconda metà del Novecento.
Narra la storia di tre fratelli londinesi che amano le storie di Peter Pan, ragazzino volante che non vuole crescere, raccontate dalla sorella maggiore, Wendy. Ma il padre, Mr. Darling, pensa che Wendy sia ormai troppo grande per le favole, e la sposta dalla camera dei ragazzi.
Quella sera, Peter Pan e la fata Trilly irrompono in casa e li portano sull'Isola che non c'è, dove Wendy potrà fare da mamma ai bimbi sperduti, di cui Peter Pan è signore assoluto. Ma gli eventi li vedranno coinvolti nella lotta contro i sanguinari pirati comandati da Capitan Uncino, ossessionato dalla cattura di Peter Pan.
Come spesso accade nei classici Disney, Peter Pan si presenta come un musical molto vivace, ma presto va a mescolarsi ad altri generi (western, cappa e spada ) e ad una ambientazione scenografica ricca e affascinante, spesso ironica, allo scopo di rendere il viaggio all'Isola che non c'è un sogno straordinario; vi è un notevole utilizzo estetico del disegno: i tratti dei londinesi sono realistici, come se fossero gli ambasciatori del pubblico sull'isola, Peter Pan è un folletto dalle orecchie a punta, i bimbi sperduti assomigliano a roditori, i pirati sono grotteschi. Rispetto alla commedia teatrale di Barrie, si perde un tratto forte, ovvero il fatto che l'attore che rappresentava Mr.Darling era lo stesso che rappresentava Uncino, finendo per farli coincidere in un unico antagonista.
Recensione
Più che un film per bambini, è un film rivolto ad adulti che sono rimasti bambini. A differenza di pellicole precedenti, come Biancaneve, dove bene e male assumevano forme immediatamente riconoscibili, Peter Pan è un film moralmente più ambiguo: il protagonista è un bambino in grado di uccidere esattamente come Uncino, i bimbi sperduti sembrano vivere esclusivamente per soddisfare la loro sete di lotta, pirati e indiani si combattono più per rispetto al loro ruolo di gladiatori nell'arena, che per contrapposizioni di intenti e di valori.
L'erotismo assume un ruolo determinante, a partire dalla stilizzazione delle figure femminili; inoltre, Peter Pan è continuamente impegnato a salvare di donne (le stesse che se lo contendono), Wendy assume il ruolo di “mamma” ma viene subito inquadrata da Trilly come la più pericolosa rivale, ed è la stessa gelosia femminile che causa i più grandi disastri.
Nota dolente è il doppiaggio italiano odierno, di molto inferiore a quello originale.