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L'importanza della proteina S: un anticoagulante naturale

La proteina S deve il suo nome alla città di Seattle dove è stata scoperta nel 1984.

Funzione della proteina S

Rappresenta una proteina vitamina K dipendente, viene sintetizzata dal fegato e dalle cellule endoteliali. È presente nell'organismo nella misura del 40% in forma attiva e per il 60% in forma inattiva legata a una proteina. La proteina S appartiene al gruppo di anticoagulanti naturali che hanno la funzione di ostacolare il processo della coagulazione evitandone un'estensione eccessiva. Gli altri anticoagulanti naturali sono l'antitrombina III e la proteina C.
L'antitrombina III è una proteina sintetizzata dal fegato e ha come compito principale l'inattivazione della trombina.
La proteina C viene attivata dalla trombina, enzima derivato dalla protrombina nel processo emocoagulativo che porta alla conversione del fibrinogeno in fibrina.
Il deficit di uno di questi anticoagulanti facilita la formazione di trombi e di conseguenza la possibile insorgenza di trombosi.
Il deficit di proteina S può essere dovuto a una serie di motivazioni quali malattie congenite, malattie del fegato, mutazione del meccanismo della coagulazione del sangue.
Il processo di coagulazione consiste nella trasformazione della sostanza presente nel plasma, il fibrinogeno, in un'altra detta fibrina. Questa reazione si verifica a opera della trombina sotto l'influenza della tromboplastina. Nella coagulazione ci sono tre fasi, la prima consiste nella formazione della tromboplastina, la seconda nella sua trasformazione in trombina e la terza nella trasformazione del fibrinogeno in fibrina. L'attivazione dei vari processi avviene a catena, infatti l'attivazione di uno si ripercuote sull'altro non ancora attivato.
Nel processo di coagulazione occorre la presenta del calcio e della vitamina K.

Importanza della proteina S

La proteina S e la proteina C sono dipendenti alla vitamina K che è coinvolta nella coagulazione del sangue. Il controllo di tali proteine avviene con un prelievo di sangue da effettuare a digiuno. L'esame è denominato tempo di quick o inr. Ha la funzione di fornire informazioni tali da determinare o meno l'utilizzo di farmaci anticoagulanti che hanno lo scopo di rallentare il tempo con cui si formano i trombi nel sangue.
Questi trombi possono creare gravi problemi di salute, infatti possono migrare in un altro distretto corporeo, ad esempio nel cervello, dove possono dare origine ad uno stroke.
L'esame del sangue è un controllo che viene effettuato spesso in caso di trattamento con farmaci che interferiscono con i processi della coagulazione.
Il tempo di quick è in effetti un esame di laboratorio che misura l'attività della protrombina e viene espresso in percentuale in rapporto al valore di una standard di plasma normale.
Il valore inr o meglio International normalized radio è importante in quanto permette di stabilire in quanto tempo il sangue coagula suggerendo le modificazione di eventuali posologia adottate.

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