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Storia dei gradi della Marina Militare

La Marina Militare, comprendente l'insieme di navi che vengono usate per la difesa e l'offesa marittima di un Paese. Quanto all'ordinamento della Marina Militare Italiana, gli organi centrali fanno capo al Ministero della Difesa.

divisa e gradi della Marina Militare

I militari della Marina indossano una divisa invernale diversa da quella estiva, ma i gradi degli ufficiali vengono mostrati sul paramano, quelli dei sottufficiali sul controspallino, mentre gli altri distintivi mostrano il grado sulla manica tra gomito e spalla. Ammiragio è il più alto grado raggiungibile da un ufficiale di Marina, corrispondente al grado di generale per le forze terrestri e aeronautiche; contrammiraglio ( corrispondente a generale di brigata); ammiraglio di divisione ( generale di divisione) ammiraglio di squadra ( generale di Corpo d'Armata).

storia

In Sicilia, durante la dominazione normanna, sveva, angioina e aragonese esistette la carica di grande ammiraglio, che era uno dei sette ufficiali della Curia regis e collaborava con il re nella direzione della cosa pubblica, interessandosi soprattutto all'armata marina. In epoca moderna la carica di grande ammiraglio ( corrispondente a quella di maresciallo d'Italia) fu conferita nel 1924 a Paolo Thaon de Revel, con la cui morte (1948) fu praticamente abrogata. Il capitano è il grado intermedio tra tenente e maggiore, da cui dipendono gli ufficiali subalterni: capitano di corvetta, di fregata, e di vascello Nella sua accezione moderna, la figura del capitano fu creata da Carlo V per designare gli ufficiali incaricati di reclutare le compagnie per il servizio del re. Nel XVI secolo i capitani erano proprietari delle proprie unità; solo nel 1762 il brevetto di capitano cessò di essere un titolo di proprietà per divenire un grado. Il tenente è comandante in seconda sulle piccole unità: il tenente di vascello è un ufficiale del corpo della Marina Militare, corrispondente al capitano dell'esercito. Il vascello è la nave da guerra con propulsione a vela, che costituì per tre secoli l'unità principale delle flotte militari. Nacque in Olanda nella seconda metà del XVI secolo e si diffuse presto in Inghilterra, Spagna, Francia. Raggiunse il suo massimo splendore nel XVIII secolo, quando arrivò a superare le 5000 t di dislocamento e la sua struttura fu codificata in un robusto scafo in legno a doppio fasciame con 4 ponti, su ciascun lato dei quali era disposta una batteria di cannoni; nella seconda metà del XIX secolo, con l'affermarsi degli scafi in acciaio e la propulsione meccanica, il vascello andò scomparendo insieme alle altre grandi unità veliche. La marina usò in guerra i famosi maiali, i siluri a lenta corsa, lanciati dai sommergibili per l'assalto alle basi navali inglesi.

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