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The Italian Job: recensione

Scheda e commento di The Italian Job del 2003, remake dell'omonimo film del 1969.

Scheda del film

Titolo: The Italian Job Nazione: Stati Uniti Anno: 2003 Durata: 111 min Colore: a colori Rapporto: 2,35:1 Genere: azione Regia: F. Gary Gray Casa di produzione: Paramount Pictures Cast: Mark Wahlberg (Charlie Croker), Charlize Theron (Stella Bridger), Edward Norton (Steve Frazelli), Donald Sutherland (John Bridger), Seth Green (Lyle "The Real Napster"), Jason Statham ("Handsome" Rob), Mos Def (Left Ear), Franky G (Wrench) Trama: Un gruppo ladri professionisti, guidato da John Bridger e e dal suo pupillo Charlie Croker mette a segno un colpo da 35 milioni in lingotti d'oro rubando una cassaforte da un palazzo di Venezia e svuotandola sott'acqua per non farsi scoprire. Al momento della spartizione però, Steve Frazelli, uno dei membri della banda, ruba i lingotti e uccide John Bridger, mentre Charlie Crocker e i compagni riescono a fuggire negli Stati Uniti. L’anno dopo Charlie rintraccia Steve a Hollywood e convince Stella, figlia di John che apre casseforti per la polizia e per testarne la sicurezza, a lasciare la legalità e unirsi al gruppo per vendicare la morte del padre. Dopo un primo colpo fallito, Charlie scopre che Steve trasferirà l'oro con dei furgoni blindati e decide di fare un secondo colpo all'italiana, simile al furto di Venezia, facendo svanire furgoni e lingotti sotto l’asfalto e portandoli via con 3 Mini. Steve tenta di riavere l’oro, ma viene catturato dalla mafia ucraina che lo stava cercando per delle faccende in sospeso mentre la banda si gode il bottino.

Aspetti positivi

Ottimo il cast, in particolare Edward Norton che nella parte del cattivo fa sempre la sua figura. La Mini è troppo utilizzata ma senza dubbio movimenta il film quando è impiegata negli inseguimenti in auto, spettacolari soprattutto considerando che sono stati girati quasi sempre senza controfigura, a tale scopo infatti, il regista Gary Gray ha fatto prendere lezioni di guida agli attori per renderli capaci di girare le scene. Belli anche gli inseguimenti in barca, per cui sono stati richiesti permessi speciali alle autorità veneziane a causa della velocità dei veicoli. Il film ha vinto un ASCAP Award 2004 come Top Box Office Films e un Taurus World Stunt Award 2004 come Best Specialty Stunt.

Aspetti negativi

Remake dell’omonimo film del 1969, il film manca di originalità (come quasi tutto il cinema hollywoodiano degli ultimi anni) e risulta spesso prevedibile, tanto che persino dal trailer si deduce che Steve è il traditore. Negativa anche l’insistenza sulla Mini che rende il film simile a uno spot pubblicitario, con i suoi effetti speciali esagerati che hanno il solo scopo di distrarre lo spettatore dall’inconsistenza dei dialoghi.

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Basatosi sulla fantastica leggenda del "fushigi yuugi", che tratta di quattro divinità, ayashi no ceres è basata sulla leggenda del "tennyo no hagoromo": in un tempo lontano, un pescatore solitario, testimone del bagno della dea ceres in un ruscello, nascose la veste celeste (hagoromo) senza la quale la dea non poteva tornare al cielo. l'inganno del pescatore servì allo scopo di sposare ceres. l'unione dei due creò i discendenti del clan mikage. l' anime che prende spunto dalla leggenda ha riscosso un certo successo. la storia viene sviluppata con perizia e qualità artistica, tipica del genere nipponico, anche se manca qualcosa nell'animazione, dovuta forse a un budget limitato.