Tom White, recensione del film di Alkinos Tsilimidos
Terza fatica del regista Alkinos Tsimilidos, Tom White è un viaggio nel ventre di un'umanità disadattata, che sembra aver perso la propria ragione di vita. Attraverso gli occhi di Colin Fries (Tom White) vedremo declino e risalita di un uomo normale.
/wedata%2F0029284%2F2011-08%2Fold-films.jpg)
Film o documentario?
Tom White è un uomo normale, come tanti altri; sposato, due figli, lavora da 20 anni presso il medesimo studio, finché, un brutto giorno, si ritrova a perdere il lavoro. Da qui inizia la sua lunga discesa verso l'inferno, che lo porterà a una vera e propria fuga da se stesso, riducendolo al vagabondaggio solitario. Abbandonata l'auto, persi portafogli e documenti, lasciata la propria famiglia, ciò che gli rimane è affidarsi alla corrente, come un vecchio tronco portato via da un fiume. E qui inizia la fase più intensa del film, condotta sapientemente da Alkinos, in cui vivremo la dura realtà dei senzatetto, dei vagabondi, di coloro che, persa ogni prospettiva, si affidano, per l'appunto, alla corrente, che li trascina senza alcuna direzione, affidandosi agli espedienti e a vivere alla giornata. Attraverso i personaggi con cui verrà in contatto il nostro Tom, conosceremo diversi aspetti dell'underground di una società che mostra la faccia pulita al mondo e nasconde gli emarginati sociali: conosceremo una tossicodipendente (Christine, interpretata da Loene Carmen), il clochard Malcom (Bill Hunter) e altri personaggi cui la vita sembra aver voltato le spalle.
Il messaggio che sembra trasparire dal film è che la crisi, il crollo, la disfatta possono colpire chiunque, la vita moderna occidentale è molto precaria; non è un caso, quindi, che per compiere questo "viaggio", Alkinos abbia scelto come personaggio chiave un uomo della classe media, assolutamente normale, bene inserito nella società. Ciò che sembra così normale è anche così fragile e il tracollo di Tom White ne è la dimostrazione. A qualcuno non piacerà l'impostazione troppo elementare delle sequenze di avvenimenti, in cui i personaggi che incontra Tom vengono infilati in serie come in dei capitoli, rendendo l'opera, come già detto, più simile a un documentario. Resta comunque un film da vedere (magari in lingua originale, dato che il doppiaggio italiano non è di alta qualità), se non altro per la magistrale interpretazione di Colin Fries, attore australiano molto sottovalutato.
Informazioni
Interpreti e personaggi:
- Colin Friels: Tom White;
- Rachael Blake: Helen White;
- Dan Spielman: Matt;
- Loene Carmen: Christine;
- David Field: Phil;
- Bill Hunter: Malcolm;
- Jarryd Jinks: Jet;
- Angela Punch McGregor: Irene;
- Kevin Harrington: Neil.
Genere: Drammatico.
Durata: 106 minuti.