Tutto su mia madre, il monologo di Agrado
Almodòvar racconta un mondo tutto al femminile. E lo fa affidando la sintesi del suo pensiero ad Agrado, transessuale simbolo di onestà e verità.
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Todo sobre mi madre. Il film e le sue donne.
Agrado. Manuela. Rosa. Huma. Lola. Tutto su mia madre è un film di donne e sulle donne, dipinte come creature forti, che sfidano la vita e i suoi drammi, ma senza sprofondare nelle sue crepe.
Seguendo la trama del film, emerge come la vita della protagonista sia completamente dedita al prossimo: prima al figlio, poi alle altre persone più importanti nella sua vita. Ma quello di Manuela è il cammino di ogni altra donna, che si dà alla vita e agli altri, perché il suo ruolo nel mondo è amare. Che sia madre, suora, lesbica o transessuale, l’essenza della donna sta nella sua natura materna, pronta a sacrificare se stessa per donarsi agli altri. Non a caso, Almodòvar chiude il film con una dedica, che termina così: “..a tutte le persone che vogliono essere madri. A mia mamma”.
Agrado. Monologo sull’autenticità dell’essere.
“Una è più autentica quanto più assomiglia all’idea che ha sognato di se stessa”. E’ una della frasi più significative della filosofia racchiusa nei film di Almodòvar. Si tratta delle parole con cui il personaggio di Agrado chiude il monologo autobiografico che declama in teatro in una scena del film. A parlare è una donna che ha scelto di essere donna e per questo rappresenta più di altre l’universo femminile. Agrado è un essere sensibile, autentico, puro, che alla vita ha dato tutto, il corpo e il cuore. Allo stesso modo si dona al pubblico in sala, elencando tutti i suoi interventi di chirurgia plastica. L’autenticità di cui parla il personaggio ha a che vedere solo in apparenza col fenomeno del transessualismo, un tema che in questa pellicola è trattato con voluta superficialità, senza approfondimenti, quasi a voler insegnare allo spettatore con quale punto di vista bisogna guardare a questo mondo, ossia senza pregiudizio. Come dice lei stessa, Agrado è così chiamata “perché per tutta la vita ha sempre cercato di rendere la vita gradevole agli altri”. Non ha mai rinunciato all’idea di chi volesse essere per sé e per gli altri, una coerenza esplicitata nella volontà di far corrispondere il proprio aspetto al proprio io. Nonostante abbia vissuto vendendo il proprio corpo, la sua anima rimane intatta. Disinibita eppure senza malizia, gentile e premurosa anche con chi le fa del male, Agrado non si lascia intaccare da interferenze esterne, potando avanti se stessa e la sua verità.