Vittorio Emanuele III di Savoia: storia e informazioni
Vittorio Emanuele III di Savoia, figlio unico di re Umberto I e regina Margherita, nacque a Napoli l'11 novembre 1869 e fu subito consacrato con il titolo di Principe di Napoli, per poi succedere al padre assassinato a soli 56 anni, nell'anno 1900.
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Il Re Socialista
Re Vittorio Emanuele III l'11 agosto giurò fedeltà al Paese e allo Statuto Albertino, dimostrando da subito la sua forte propensione ad una politica sociale, vicina ai problemi dell'Italia 1900.
Tra le importanti riforme del Sovrano a favore delle classi più deboli ricordiamo:
- tutela del lavoro di donne e minori;
- istituzione dell'Ufficio del lavoro e del riposo settimanale;
- infortuni sul lavoro e istituzione della Cassa nazionale delle assicurazioni sociali;
- indennizzi per i disoccupati involontari;
- istutuzione della Cassa nazionale per la maternità;
- tutela degli emigranti.
Considerevole fu anche il suo apporto al mondo dell'agricoltura con la creazione dell'Istituto Internazionale dell'Agricoltura, finanziato per la maggior parte con i suoi averi.
Il Regno di Vittorio Emanuele III
Sposato con la figlia di Nicola I Petrovic Njegos Elena Re Vittorio Emanuele ebbe cinque figli, di cui il terzogenito Umberto, che diventò l'erede maschio al trono.
Il suo lungo Regno, che durò per circa 46 anni, affrontò entrambe le due guerre mondiali e di conseguenza anche il regime fascista di Mussolini.
A seguito del primo dopoguerra infatti, in Italia partì il movimento dei Fasci di combattimento, alla cui guida c'era proprio Mussolini.
Il Re Vittorio Emanuele III corse ai ripari e chiese al primo ministro Luigi Facta di trovare una soluzione in sede parlamentare a questa iniziativa.
Per contrastare la marcia su Roma fu deliberata, in sede di consiglio, la richiesta allo stato d'assedio. Il Re però non firmò, causando le dimissioni di Facta.
Tale decisione portò a un rafforzamento del potere fascista in quanto, per evitare scontri, Vittorio Emanuele III decise di far costruire un nuovo governo a Benito Mussolini. Quest'ultimo riuscì a consolidare il suo potere, tanto da far firmare al Re le leggi razziali contro gli Ebrei, malgrado la sua contrarietà.
Benito Mussolini poi fu destituito a causa dell'andamento negativo dell'Italia nella Seconda Guerra mondiale e il Sovrano fuggì a Brindisi, città libera dai tedeschi non più alleati.
A maggio del 1946 abdicò in favore del figlio Umberto II e morì in esilio ad Alessandria d'Egitto il 28 dicembre 1947, dov'è custodita tuttora la salma.
Curiosità
Vittorio Emanuele III è stato un grande esperto di geografia e numismatica. Collezionava un'immensa quantità di monete rare di cui poi scrisse l'enciclopedia CNI, una biblioteca di valutazioni di monete che regalò allo Stato italiano prima di partire per l'esilio in Egitto.