Viviane Reding, politica lussemburghese
Diamo qualche informazione in più sulla biografia e la carriera di questa politica lussemburghese, Commissario dell'Unione Europea.
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Cenni biografici e carriera politica
Viviane Reding è nata a Esch-sur-Alzette, seconda città del Lussemburgo, il 27 aprile 1951. Dopo aver studiato all'università Sorbona di Parigi e conseguito un dottorato in Scienze Umane, ha intrapreso la carriera di giornalista. È stata editorialista per quasi vent'anni presso il Luxemburger Wort, uno dei principali quotidiani lussemburghesi. Dal 1986 al 1998 ha diretto l'Unione Lussemburghese dei giornalisti. La sua carriera politica è iniziata nel 1979 prima nel consiglio comunale della sua città natale e poi candidandosi al parlamento del Lussemburgo tra le fila del Partito Cristiano Sociale (CSV,Christlich Soziale Volkspartei). Dal 1995 al 1999 è stata anche vicepresidente del CSV. Come membro del Parlamento ha assunto nel tempo le cariche di: membro dell'Ufficio della Camera dei Deputati, membro del Parlamento del Benelux e dell'Assemblea NATO del Nord Atlantico.
Divenuta leader della delegazione Partito Popolare Europeo (PPE) per il Lussemburgo, fu eletta come deputato al Parlamento Europeo nel 1989 e vi rimase in carica fino al 1999. Per tre anni, dal 1989 al 1992 è stata presidente della commissione per le petizioni e dal 1992 al 1994, vice-presidente della commissione degli affari sociali.
L'impegno nella Commissione Europea
Con la presidenza della Commissione Europea di Romano Prodi nel 1999, Viviane Reding divenne Commissario per l'educazione, la cultura, i giovani, i media e lo sport. Nel 2004, con il presidente Barroso, fu nominata prima Commissario europeo per la Società dell'Informazione e i Mezzi di Comunicazione, e poi Commissario europeo per la Giustizia, i Diritti fondamentali e la Cittadinanza. Attualmente continua a ricoprire questo incarico anche svolgendo le funzioni di vice-presidente (insieme agli altri 6 vice-presidenti nominati).
All'interno della Commissione la Reding si è distinta per il impegno nel tentativo di abbassare le tariffe telefoniche in ambito europeo (nota questione del "roaming"). Una parte delle sue proposte è stata approvata dal Parlamento Europeo nell'aprile 2007. Sempre sotto la presidenza Barroso, la Reding ha proposto che le principali società europee di telecomunicazioni fossero costrette a separare la gestione della rete da quella dei servizi, al fine di promuovere una vera concorrenza nel mercato. La proposta ha suscitato i malumori delle principali compagnie tra le quali France Telecom e Deutsche Telekom. Sul fronte culturale, infine, la Reding è stata promotrice, fra i tanti, del grande progetto che dovrebbe portare alla realizzazione della Biblioteca Digitale Europea.