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Baldini Castoldi Dalai Editore, storia della casa editrice

La fondazione, le migliori penne, i successi e l’evoluzione dell’attuale BCD Editore.

La Baldini&Castoldi Dalai Editore: dalla nascita alla crisi del '69.

La casa editrice Baldini&Castoldi nasce nel 1897 a Milano, con sede sotto i portici della Galleria Vittorio Emanuele. I soci fondatori Ettore Baldini, Antenore Castoldi, Alceste Borella e Gian Pietro Lucini, con un capitale di 60mila lire, rilevano dalla casa editrice Galli il catalogo e le due librerie della Galleria Vittorio Emanuele.
Tra i primi autori figurano Antonio Fogazzaro, Guido da Verona, Gerolamo Rovetta, Neera e Salvator Gotta.
Dal 1901 fino al 1930 la produzione media si attesta attorno alle dieci pubblicazioni l’anno. La prima collana in catalogo è la “Biblioteca Moderna”, sostituita nel 1934 dai “Romanzieri d’Italia”.
Nel 1940 Enrico Castoldi subentra a Baldini nella direzione della casa editrice, decidendo di dare maggiore apertura agli autori stranieri, in particolare ungheresi, con la serie “I Grandi Successi Stranieri”. La sua iniziativa imprenditoriale, però, non è supportata dalle vendite e per la Baldini e Castoldi editore inizia un periodo negativo che porterà nel 1969 alla sua cessazione e alle dimissioni di Enrico Castoldi.

Alessandro Dalai rilancia la casa editrice. Nasce la BCD Editore.

Nel 1991 Alessandro Dalai, allora amministratore delegato delle case editrici Electa ed Einaudi, rilancia la Baldini&Castoldi. La casa editrice si pone sul mercato con un’impronta generalista, pubblicando testi di satira, arte, teatro, narrativa italiana e straniera, saggistica, economia, scienza e altri generi.
Nel 1993 nasce il marchio “Zelig”, dedicato ai lettori più giovani. Ancora nel 1997 entra nel gruppo la Tartaruga Edizioni, fondata nel 1975 da Laura Lepetit e dedicata a un pubblico femminile. Nello stesso anno Le Formiche srl, società a capo di Dalai, si assicura la maggioranza del gruppo Baldini&Castoldi, acquisendo un 1% dalla società Elemond della Mondadori, fino a quel momento suo socio paritetico. L’accordo prevede inoltre che la Baldini&Castoldi affidi le attività di promozione e distribuzione dei suoi libri alla Mondadori, sottraendole alla rete delle Messaggerie.
Il 31 luglio 2000 Alessandro Dalai ultima la sua operazione di acquisizione del gruppo Baldini&Castoldi rilevandone da Mondadori il restante 49% e divenendo dunque azionista unico. Nel maggio 2003 la casa editrice, con sede in via De Amicis a Milano, assumerà il nome di Baldini Castoldi Dalai Editore, poi BCD Editore. Tra le firme di maggior successo della casa editrice si annoverano Oreste del Buono, Susanna Tamaro, Gino e Michele, Giorgio Faletti. Alcuni suoi punti di forza sono “Il Mereghetti”, dizionario del film giunto alla nona edizione, e il mensile di fumetti “Linus”, acquistato dalla Rizzoli nel 1995.

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