Eugenio Montale: biografia e opere del poeta ermetico
Tra i poeti del 1900 più rappresentativi, Eugenio Montale fu anche giornalista e critico musicale. Con una certa affinità al suo carattere è riconosciuto maestro della poesia ermetica e ricevette il premio nobel 1975 con questa motivazione: "Per la sua poetica distinta che, con grande sensibilità artistica, ha interpretato i valori umani sotto il simbolo di una visione della vita priva di illusioni".
Biografia
Eugenio Montale nasce a Genova il 12 Ottobre 1896. Ultimo di sei figli, trascorre la sua infanzia tra la città natale, dove la famiglia ha una ditta di prodotti chimici, e il paese nativo del padre, Monterosso al Mare nelle Cinque Terre dove trascorre le vacanze e che tanta parte avrà nel suo immaginario poetico. A causa della sua salute precaria viene avviato a una formazione tecnica e si diplomerà ragioniere; ma gli interessi di Montale in questi anni sono soprattutto per la musica (studierà con un certo profitto canto), la letteratura, la filosofia e le lingue straniere. Nel 1917 partecipa come ufficiale alla prima guerra mondiale combattendo in Trentino; terminata quell'esperienza Montale inizia a frequentare i circoli culturali liguri e torinesi. Nel 1927 si trasferisce a Firenze, capitale della cultura al tempo, dove lavora come redattore per l'editore Bemporad; risale a questi anni la conoscenza di Drusilla Tanzi, soprannominata "mosca", che sposerà nel 1963. Nel 1929 dirige il Gabinetto scientifico letterario "Vieusseux" (dal quale verrà espulso nel 1938 per antifascismo) collaborando nel frattempo con la rivista "Solaria" e frequentando il circolo letterario del caffè delle "Giubbe Rosse". Nel 1932 Montale conosce la scrittrice americana Irma Brandeis, che diventerà una sua importante musa ispiratrice. Dopo la seconda guerra mondiale si iscrive al Partito d'Azione e inizia un'intensa attività con varie testate giornalistiche. Nel 1948 si trasferisce a Milano dove collabora con il Corriere della Sera; questo è il periodo dei grandi riconoscimenti tra cui la nomina di senatore a vita nel 1967 e il premio Nobel 1975. Proprio a Milano morirà il 12 settembre 1981.
Opere
L'argomento della poesia di Montale è la condizione umana considerata in sé stessa e la materia per l'ispirazione poetica è la profonda disarmonia con la realtà che la circonda.
La vicenda poetica di Eugenio Montale è contenuta nelle raccolte dei suoi versi:
Ossi di seppia (1925); Le occasioni (1939); Finisterre (1943); Quaderno di traduzioni (1948); La bufera e altro (1956); Farfalla di Dinard (1956); Xenia (1966); Auto da fè (1966); Fuori di casa (1969); Satura (1971); Diario del '71 e del '72 (1973); Sulla poesia (1976); Quaderno di quattro anni (1977); Altri versi (1980); Diario Postumo (1996).