Gabriel García Márquez: biografia e opere principali dello scrittore Premio Nobel

Gabriel Garcia Marquez è uno scrittore e giornalista sudamericano, da sempre impegnato nella denunzia delle condizioni economiche e sociali del suo Paese e più in generale di tutta l’America Latina. Lo scrittore, per i temi affrontati, da un punto di vista politico si è avvicinato all’ideologia di sinistra.

Biografia

Marquez nasce nel 1928 in Colombia e precisamente nella cittadina di Aracataca. L’infanzia la trascorre con i nonni materni e, dopo la morte del nonno, si reca a Barranquilla per studiare, diplomandosi nel 1946. Marquez s’iscrive in seguito all’università, per poi lasciarla dopo poco tempo. Nel 1948 inizia la sua carriera da giornalista, prima come semplice redattore e poi come reporter. Dopo alcuni anni di soggiorno a Roma e Parigi, Marquez torna in America Latina e sposa Mercedes Barcha nel 1958, da cui ha due figli. Nel 1982 lo scrittore riceve l’importante riconoscimento del Premio Nobel per la letteratura e nel 2005, dopo vari anni di malattia, riesce a sconfiggere il cancro.

Opere principali

Gabriel Garcia Marquez inizia ad avere successo come scrittore nel 1961 quando viene pubblicato il suo primo romanzo intitolato “Nessuno scrive al colonnello”. A quest’opera seguono nel 1962 “La mala ora” e dei racconti con il titolo “I funerali della Mamà Grande”. Nel 1967 viene pubblicato “Cent’anni di solitudine” che può essere considerato il suo capolavoro. In questo romanzo, Marquez illustra la storia di una famiglia, partendo dalle origini e passando in seguito attraverso le varie generazioni. Nell’opera, accanto alla famiglia Buendia, è inserito il paese Macondo (fondato dai primi esponenti della famiglia di cui parla lo scrittore) che è un posto frutto dell’immaginazione e che corrisponde al paese natio di Marquez. In "Cent’anni di solitudine", accanto all’elemento reale di descrizione riguardo le vicende dell’America Meridionale (rappresentate da ciò che accade a Macondo) e a situazioni tipiche della vita quotidiana, vengono inseriti aspetti magici e immaginari. Il romanzo termina con la scomparsa dei Buendia e di Macondo a causa di elementi politico-economici (imperialismo americano, conflitti di classe, scioperi repressi con la violenza) e del progresso tecnologico.
Nel 1975 Marquez scrive “L’autunno del patriarca” dove illustra la vita di un dittatore.
Altra opera importante è “L’amore ai tempi del colera”, pubblicato nel 1985 e dove è descritta una storia d’amore che resiste a trent’anni di lontananza e a tante situazioni rocambolesche.
Uno scritto del 1989 è “Il generale nel suo labirinto”, in cui si parla del patriota Simon Bolivar.
L’ultima opera in ordine cronologico è “non sono venuto a far discorsi”, pubblicata nel 2010.