Gli auguri di Natale secondo il buon costume: consigli su come scriverli
All'approssimarsi di dicembre si presenta la questione antica e sempre nuova degli auguri natalizi. E se qualche anno fa c'era chi proponeva un bon ton tecnologico, sotto la spinta di quello che voleva essere un galateo fin troppo moderno, oggi si invita al ritorno agli auguri scritti a mano e inviati per posta.
Gli auguri nell'era della comunicazione globale
In una delle ultimissime rivisitazioni in chiave moderna dell'antico manuale di buone maniere, "Galateo per tutte le occasioni" di Sabrina Carollo, edito da Giunti Demetra, a proposito degli auguri natalizi si invita ad esprime in essi il proprio affetto lasciando alla scelta personale se la via deve essere la posta elettronica, quella tradizionale oppure il telefono e se essi devono essere veicolati da frasi fatte più o meno d'autore o personalizzate.
Forse, però, qualche distinzione andrebbe fatta dato che negli anni delle comunicazioni super veloci ha preso piede l'abitudine terribile di inviare auguri fotocopia via sms all'intera rubrica, magari tra un boccone e l'altro del cenone della vigilia. Una scorciatoia essenzialmente frutto dell'epoca tecnologica che viviamo, ma anche involontariamente favorita da esperti di bon ton della prima età tecnologica che si spinsero a sconsigliare il tradizionale biglietto da inviare per posta per non mettere il destinatario nella condizione di dover rispondere, scortesia imperdonabile per qualsiasi epoca.
Gli auguri fatti in questo modo non sarebbero diversi da quelli fatti in piazza con l'altoparlante a tutti e a nessuno. Se una persona conta per te, devi telefonarle o mandarle un biglietto scritto a mano e se proprio vuoi inviare una mail o un sms, questo più adatto agli adolescenti, che siano quanto meno frutto del tuo personale pensiero e sentimento.
Galateo classico e moderno
Le buone maniere non possono prescindere dal destinatario degli auguri, per cui il tono sarà più o meno formale a seconda che ci si sta rivolgendo a un conoscente, al proprio capo, a un amico più o meno intimo, a un parente o un familiare.
Se volete stupire i vostri amici scrivete biglietti a mano e inviateli per posta con un certo anticipo, in modo che non arrivino dopo il 25. Il biglietto potrà anche essere semplicissimo, anzi meglio se decorato personalmete evitando babbi natale e filastrocche musicali. Quello che conta è sempre il testo che dovrà essere personalizzato e richiamare il rapporto esistente tra destinatario e mittente. Oltre tutto il Natale offre l'occasione di ricontattare persone perse di vista, di chiedere scusa o di ringraziare in modo particolare qualche cara persona. In ultima analisi, per gli amici non ci dovrebbe essere bisogno di manuali e in ogni caso può essere utile basarsi sulla rivisitazione di una regola aurea: fare gli auguri come li si vorrebbe ricevere.