L'Istituto Dante Alighieri: storia e finalità
Lo scopo primario della società Dante Alighieri, come recita l’articolo 1 dello Statuto sociale, è quello di “tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiane nel mondo, ravvivando i legami spirituali dei connazionali all’estero con la madre patria e alimentando tra gli stranieri l’amore e il culto per la civiltà italiana”.
Storia di una società e di un paese
L'istituto o società "Dante Alighieri" nasce nel lontano 1889 per iniziativa di un gruppo di intellettuali guidati dal giovane Giosuè Carducci che, come ben è spiegato nel suddetto articolo 1 dello statuto, intendevano promuovere la conoscenza e l'amore per la lingua e la cultura italiana sia presso gli italiani sparsi nel mondo che presso gli stranieri giunti in Italia o comunque desiderosi di approdare al patrimonio linguistico culturale italiano. La storia della società, che ha la sua sede principale a Roma presso palazzo Firenze, inevitabilmente rispecchia la storia italiana, in particolare in relazione ai flussi migratori in entrata ed in uscita dal bel paese. E se fino a metà del secolo appena concluso questi flussi erano soprattutto in uscita, oggi la situazione si è ribaltata e la società che prima soprattutto fondava i suoi comitati nei luoghi in cui gli italiani andavano a cercare fortuna, si trova oggi a dover fronteggiare anche l'esigenza di integrazione dei tanti stranieri in Italia e quindi le difficoltà di una realtà sempre più multi-etnica. Per questo suo impegno nel 2004 la Dante è stata assimilata per struttura e finalità alle onlus. Un progetto recente molto particolare è stato il Knowledge Network Estero, realizzato con il contributo del Fondo Europeo per l’Integrazione di Cittadini di Paesi Terzi, che si è posto l’obiettivo di migliorare i processi d’integrazione degli extracomunitari di recente ingresso in Italia.
Non solo lingua
I tanti comitati esistenti oggi nel mondo, e sono ben 500, organizzano corsi di lingua italiana che dal 1993 si concludono con una certificazione, la PLIDA, riconosciuta dal ministero del lavoro, dalle politiche sociali e dal ministro dell'istruzione, che attesta la competenza in Italiano come lingua straniera secondo una scala di sei livelli di apprendimento stabiliti dal consiglio d'Europa. Questi comitati svolgono un'instancabile e volontaria attività anche per quanto concerne la promozione di iniziative culturali destinate a soci e studenti che abbracciano tutte le manifestazioni della cultura italiana, dall'arte figurativa alla musica, alla moda, al cinema, al teatro alla letteratura che si traduce in pratica nel sussidio di scuole, biblioteche, circoli, corsi, nella diffusione di libri e pubblicazioni, nella promozione di conferenze, manifestazioni artistiche e nell' assegnazione di premi e incentivi . Insomma, la longeva associazione culturale, lungi dall'essere solo insegnamento della lingua italiana, è una fucina di iniziative miranti a favorire l'amore per tutto l'inestimabile patrimonio culturale italiano.