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Lamborghini Espada, il top della classe

La Lamborghini Espada, potente auto di lusso dell'omonima casa automobilistica italiana, fu immessa sul mercato nel 1968 e vi rimase sino al 1978.

La prima serie

Modello suggestivo, potente e alla portata di pochi, per realizzarla, Bertone, che collaborava con Lamborghini disegnandone le linee esclusive, si ispirò alla Marzal, granturismo presentata in anteprima al Salone dell'auto di Ginevra nel 1967 e mai messa in produzione. Seguendo la linea spigolosa del prototipo, ideò questa coupé in grado di ospitare comodamente 4 passeggeri: due anteriormente e, nonostante la linea posteriore "fastback" (con lunotto particolarmente spiovente e retro inclinato con bagagliaio annesso), anche due posteriormente. Particolari erano i quattro fari tondi, due per lato, contenuti sul "muso" della vettura, con griglia posta come divisorio mentre sportive erano le sottili fasce nere sui fianchi e le griglie dell'aria nere. Il telaio era quello della 400 GT, la prima Lamborghini prodotta, cui in seguito all’allungamento del passo si ottenne una vettura sportiva, elegante, prestigiosa, con un motore a 5 marce manuale V12 da 4 litri, 3929cc di cilindrata, 325 CV, in grado di raggiungere la velocità massima di 250 km/h. Il motore affidabile, studiato e realizzato appositamente da Ferruccio Lamborghini, le prestazioni accattivanti, le finiture interne particolarmente pregiate e realizzate interamente in pelle consentirono alla Espada di ottenere rapidamente un grande successo.

Serie "due" e "tre"

Dopo la prima serie prodotta in circa 190 esemplari, nel 1971 venne immessa sul mercato la “serie 2” caratterizzata da alcune modifiche estetiche e una novità invece a livello di motorizzazioni; esteticamente scomparirono le fasce nere che delimitavano il lunotto, internamente furono ridisegnati strumentazione, volante e disposizione dei comandi, mentre, dal punto di vista del motore l’aumento dei cavalli a 350 apportò una maggiore potenza e, forse per questo, si decise di montare freni a disco ventilati e ruote con 5 bulloni anziché il blocco di tenuta centrale. Come optional fu reso disponibile il servosterzo. L’Espada Lamborghini “serie 2”, tra le quelle prodotte, ottenne il successo maggiore con poco meno di 600 esemplari prodotti; nel 1974 comparve la Espada “serie 3”, l’ultima serie che differì dalla precedente solo per l'ingrandimento del comparto luci posteriore, aria condizionata di serie, introduzione di inserti in legno anziché in alluminio, la possibilità, su richiesta, di montare il cambio automatico a 3 marce di fabbricazione Chrysler e il tetto apribile. In totale furono prodotti circa 1200 esemplari, comprese due serie speciali che non ebbero successo: la “Vip” (di proprietà Bertone), che montava un frigobar nella parte posteriore e un televisore tra i due sedili anteriori, e una serie, in vendita negli USA, con un motore leggermente meno potente e grandi paraurti in gomma nera.

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