Warner Music Group: informazioni
Una scheda sul colosso americano dell'industria musicale.
Struttura del gruppo
Parlando di musica, è quasi impossibile non citare il Warner Music Group, conosciuto anche con l'acronimo WEA, cioè Warner Bros Records, Elektra Records e Atlantic Records. Si tratta infatti di uno dei quattro gruppi che si spartiscono da tempo il mercato della musica mondiale.
Nato nel 1958 a New York, il gruppo ha subìto negli anni una serie di evoluzioni: per farla breve, dopo aver fatto parte del gruppo Time Warner fino al 2004, è oggi invece una major indipendente con oltre 4000 dipendenti e una presenza massiccia sul mercato musicale.
Il gruppo controlla diverse label discografiche ben conosciute, come le citate Atlantic, Elektra e anche la Lava Records, riunite appunto nel marchio Atlantic, e altre come la Rhino Records.
Oltre che sul mercato americano, il gruppo è comunque attivo anche all'estero: in Inghilterra, in particolare, dove alcune etichette radicate nella discografia britannica fanno capo appunto alla Warner.
Quanto all'Italia, il marchio statunitense è rappresentato dalla Warner Music Italia, mentre il settore delle edizioni musicali è curato dalla Warner Chappell Music Italiana.
Questo autentico colosso dell'industria musicale, attualmente guidato da Edgar Bronfman Jr, non a caso è anche l'unica major ad essere quotata in borsa al New York Stock Exchange (NYSE), la più grande borsa valori al mondo come volume di scambi.
Catalogo e strategie di mercato
Con tutte le sue ramificazioni e le sue strategie trasversali, la Warner copre benissimo tutta la musica che si produce e si consuma oggi, dal Rock al Jazz, passando dai generi di tendenza a quelli di nicchia.
Già alla fine degli anni Settanta, ad esempio, il gruppo acquisì la piccola etichetta Sire, attraverso la quale lanciò artisti "cult" degli anni Ottanta quali Madonna, Depeche Mode e Cure, fino ad Alanis Morissette negli anni Novanta.
Il numero di gruppi e solisti rappresentati dal marchio Warner è ancora oggi impressionante: da un rapper come Craig David al grande Neil Young, da Enya ai Red Hot Chili Peppers, recenti fenomeni come Paolo Nutini e star acclarate come Cher e i R.E.M., fino a Phil Collins e Michael Bublé. Tra gli artisti italiani della Warner basti citare Laura Pausini, Vinicio Capossela, Ligabue e i Pooh. Un catalogo enorme, in grado di soddisfare un pubblico davvero trasversale. Il Warner Music Group, va sottolineato, è stato anche tra i primi a intuire il potenziale rappresentato dalle nuove tecnologie per la diffusione della musica, come il web e in particolare YouTube, anche se l'accordo inizialmente stipulato è poi venuto meno nel 2008, innescando una polemica ancora viva tra il marchio americano e i frequentatori del popolare network.