Colin Chapman, pilota e ingegnere
Il pilota britannico Colin Chapman ha scritto un pezzetto di storia della Formula 1. Senza di lui questo sport adesso non sarebbe lo stesso. La sua vita è ricca di vicende interessanti, fino alla misteriosa morte avvenuta nel 1982.
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La misteriosa morta del fondatore della Lotus
Colin Chapman è ufficialmente morto nel 1982 a causa di un infarto a soli 54 anni. Le cause di questo attacco di cuore sono tutt’ora poco chiare, e questo evento ha scosso molto la stampa. Si arrivò addirittura a pensare che la sua morte fosse in realtà un omicidio, perché egli in qualche modo ostacolava la crescita di potere che in quel periodo si stava concentrando nelle mani di Ecclestone. È più giusto dire però che i giornalisti abbiano voluto fantasticare su questa morte avvenuta in giovane età. Egli nella sua vita si era distinto per aver fondato la casa automobilistica Lotus, e anche perché nel suo lavoro di ingegnere inventò le sospensioni a quadrilatero deformabile. Sir Colin Chapman ogni volta che si presentava alla stampa si distingueva e veniva apprezzato per il suo grande carisma. Quindi la sua morte ha lascito un grande vuoto nel cuore di tutti gli appassionati della Formula 1.
Vita di Colin Chapman e storia del suo team
Il suo nome completo era Antony Buce Colin Chapman, ed era nato a Richmond in Inghilterra nel 1928. La passione per la Formula 1 lo porta dopo la laurea in ingegneria, a diventare lui stesso pilota. Dapprima lavorò con la RAF, la Royal Air Force inglese o aeronautica militare. Ma poco dopo iniziò a guidare le auto da corsa e siglò un contratto con la Vauxhall. Grazie alle sue conoscenze di meccanica nel 1948 costruisce la sua prima macchina da corsa e la chiama Lutus Mark 1. Queste macchine, Chapman le utilizza inizialmente solo per le gare che conduce lui stesso. Solo 6 anni più tardi nasce la casa automobilistica Lotus, le cui vetture partecipano per la prima volta ad un GP della F1 nel 1958. Tra i piloti più importanti che hanno guidato le vetture Lotus c’è Jim Clark, che muore tragicamente nel 1968 proprio nel corso di una gara. Sicuramente la sua presenza fu di enorme importanza nel team. Per sostituirlo in breve arrivò Jochen Rindt, un altro grande pilota. Quasi come se incombesse la sfortuna su tutta la casa automobilistica, anche Jochen Rindt morì, ma in questo caso si trattò di un suicidio, avvenuto nel 1970. Chapman sostituì questo secondo pilota con Emerson Fittipaldi. Egli dopo diverse vittorie, litiga con il team e passa alla McLaren. Nel 1978 un ennesimo lutto colpì la casa automobilistica con la morte del secondo pilota, Ronnie Peterson. La morte avveniva dopo un incidente in una gara di F1.