Come interpretare i sogni
Come la psicoanalisi decodifica il sogno e le tappe storiche che hanno portato alle teorie più moderne.
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La dimensione onirica secondo gli antichi e l'interpretazione della psicoanalisi
Il sogno, fonte di eccezionale fascino per l'uomo, ha condizionato la visione della realtà e della psiche per millenni. Gli antichi credevano che il sogno fosse di origine divina e avesse uno scopo predittivo o di contatto tra mondo e numi: la letteratura classica e gli innumerevoli testi sacri ne rappresentano un autorevole testimonianza.
Nel De divinatione per somnium, Aristotele dimostra di aver già colto il legame tra vita onirica e psicologia e, grazie agli studi condotti da Ippocrate, deduce che i sogni possono rivelare i primi sintomi di una modificazione corporea. Di più, il sogno abbandona la sua dimensione divina per diventare un prodotto della psiche umana.
Freud, fondatore della psicoanalisi, è il primo a formulare una valida teoria dei sogni che permette di interpretarli e relazionarli a eventuali disturbi psicologici; benché gli venga rimproverato di non aver compiuto l'indagine con minuzioso rigore scientifico, “L'interpretazione dei sogni” rimane tutt'ora un'opera basilare fonte di studi e ispirazione.
Il sogno, secondo Freud, protegge il dormiente dalla stimolazione sensoriale e dalle preoccupazioni quotidiane che potrebbero perturbare il sonno; esso si compone di un contenuto manifesto e un contenuto latente. Decodificare il contenuto latente, fatto di simboli (contenuto manifesto), permette di ricostruirne il significato intrinseco sottostante: l'interpretazione consiste dunque nell'invertire il processo di mascheramento onirico per far emergere il desiderio dell'inconscio.
Oggi molti psicoanalisti riconoscono che molto raramente i sogni siano mirati alla soddisfazioni di desideri inconsci, tuttavia permettono di ricostruire alcuni processi intrapsichici più ampi, assumendo un ruolo importante nella guida interiore del soggetto.
La smorfia: l'interpretazione non scientifica
Nello scenario popolare, l'interpretazione dei sogni rimane cristallizzata nell'arcaica dimensione magico preveggente; la smorfia o cabala, in modo molto semplicistico, associa azioni, gesti, oggetti e luoghi della vita onirica a dei numeri da giocare al lotto. Ad esempio, se si sogna di perdere i denti si potranno giocare i seguenti numeri: 35 il dente, 25 la perdita oppure 40 la privazione.
Alcune teorie sono propense a crede che la smorfia derivi dalla tradizione cabalistica ebraica, infatti, secondo la Cabala, non esistono segni, lettere o simboli privi di significato.